Levata di scudi contro la nomina di un direttore generale del Civeta: «No a spreco da 100mila euro»

«No a un direttore generale da 100mila euro all’anno». Dopo il voto contrario di tre Comuni, l’idea del presidente del Civeta, Giuseppe Silvestri, continua a far discutere. Nell’assemblea dei soci di qualche settimana fa è stata proposta l’assunzione di un direttore generale. San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina hanno subito fatto palesato la propria contrarietà, mentre Vasto, Cupello, Scerni e Casalbordino hanno votato a favore.

Ora a intervenire sulla vicenda sono il gruppo di maggioranza di Monteodorisio, Nuovo Agire, e Officina Cupello che nel comune sede dell’impianto correrà alle prossime elezioni. Entrambe sottolineano l’inopportunità della proposta, ancor più evidente di fronte alla situazione finanziaria della neonata società.

La presentazione del cda del Civeta a Vasto

Nuovo Agire: «No a spreco di 100mila euro annui, che ne pensano Molisani e Menna?»

«Crediamo fermamente che assumere un direttore generale, con uno stipendio esoso e irreale di 100mila euro l’anno, sia ingiustificata e ingiustificabile. Deve essere lo stesso Silvestri, insieme al Cda Civeta, a svolgere le funzioni di coordinamento con la struttura tecnica e la Regione – attacca Nuovo Agire – Come amministrazione attiva di Monteodorisio temiamo che questa scelta sprecona e ingiustificabile, di cui anche noi ci troveremo a pagare le conseguenze in termini di stipendio, possa mettere a rischio la solidità del nostro bilancio comunale, costruita con tempo e con fatica».

Il gruppo di Nuovo Agire

Il gruppo di maggioranza guidato dalla sindaca Catia Di Fabio, poi chiama in causa la lista civica Monteodorisio Domani che, guidata da Daniele Molisani, si appresta a competere alle elezioni dell’8 e 9 giugno. «Vorremmo non essere soli davanti al rischio di compromettere il bilancio comunale, di fronte alle irreali decisioni del Cda Civeta: Nuovo Agire si è pronunciato chiaramente. Così come altre amministrazioni comunali. Nessun nuovo stipendio, nessuna indennità da 100mila euro pagata coi soldi dei contribuenti. Ci chiediamo però come si pronuncino sulla questione i nostri avversari: Il candidato sindaco della lista avversa, Molisani, e la sua vice transfuga Angela Menna. Su questo punto devono esprimere chiaramente la loro opinione. Sono favorevoli alla nomina di un Direttore Generale nel consorzio, con conseguente spreco di oltre 100mila euro? O condivideranno con noi questa battaglia per tutelare il bilancio del Civeta e quello del Comune di Monteodorisio? Stare in silenzio, purtroppo, non è concesso».

«I monteodorisiani devono conoscere il rischio che si sta abbattendo sui conti pubblici del loro Comune, e la posizione di Daniele Molisani e Angela Menna sulla vicenda. Un silenzio da parte loro significa che sono concordi, succubi e complici nella scellerata scelta di spreco di denaro pubblico, a danno dai cittadini di Monteodorisio».

Officina Cupello: «Manca serio progetto industriale»

Lo stesso concetto è espresso da Officina Cupello: «Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà in ragione del fatto che i costi sono eccessivi e si scaricheranno sulle tasche dei cittadini utenti, c’è già in organico una figura tecnica capace ed autorevole artefice dei progetti finanziati con il Pnrr che potrebbe assolvere alla stessa funzione. Manca un serio progetto industriale di rilancio dell’operatività dell’impianto così come le necessarie alleanze strategiche con altri presenti sul territorio».

Officina Cupello

Con riferimento al presidente Silvestri, poi, il movimento continua: «Ci stupisce la sua insistenza, salvo che non abbia un personale impegno diverso verso terzi, in virtù di un potenziale un premio di consolazione piuttosto oneroso sul piano finanziario ed eticamente inopportuno verso un giudizio popolare di palese contrarietà. Sottolineiamo che la contrarietà della quale parliamo non è solo ampiamente condivisa dal popolo, ma anche dalla Corte dei Conti che nei mesi scorsi sconsigliava vivamente di procedere alla nomina dello stesso cda, figuriamoci per la nomina di un direttore generale con un lordo di 100mila euro annui a fronte di un disavanzo di 300mila euro. Con la stessa cifra, si assumerebbero quattro lavoratori bisognosi, piuttosto che garantire privilegi».

«Corretto invece sarebbe dare ascolto al giudizio dei sindaci dissenzienti e consigliamo al presidente Silvestri di concentrarsi pienamente sul rilancio operativo e gestionale del Civeta essendo ‘ponte’ verso i tanti sindaci dissenzienti del territorio, ascoltando le loro ragioni e costruire una rete che rilanci la vitalità e l’operosità dell’impianto piuttosto che andare in soccorso ai richiami della propria foresta politica di appartenenza». 

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