Scende il tasso di disoccupazione in Abruzzo e sale al 52% l’occupazione femminile, che cresce del 4,5% rispetto al 2022 e del 5,3 sul 2021. Sono alcuni dei dati forniti oggi dall’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, nella conferenza stampa tenuta insieme al presidente della Regione, Marco Marsilio, per commentare la situazione occupazionale.
«Quale modo migliore per festeggiare il primo maggio se non con i dati positivi dell’occupazione e nuove risorse da destinare a nuove opportunità di lavoro», ha detto Magnacca. «Gli indicatori occupazionali sono tutti positivi: dal tasso di occupazione, salito nel 2023 al 61,3% tendenzialmente in linea con il dato nazionale e superiore al dato del biennio precedente, al tasso di disoccupazione sceso nel 2023 all’8,3% a fronte di quello del biennio precedente consolidato al 9,6%. I numeri sul lavoro che l’Abruzzo è stato in grado di produrre nel 2023 fanno ben sperare per il futuro, ma soprattutto mettono in evidenza il dato di una Regione sta recuperano il gap storico con le altre regioni riallineandosi ai parametri voluti dall’Unione europea».
«Sorprendente»: così la titolare della delega al Lavoro ha definito la crescita dell’occupazione femminile in Abruzzo. «Riuscire a ridurre il gap di genere significa venire incontro alle richieste dell’Europa e guadagnare credibilità sul mercato nazionale del lavoro. Dare attuazione agli obiettivi di Onu 2030, attuare l’art. 3 della Costituzione e non ultimo aumentare il Pil regionale».
Altro dato interessante è legato agli avviamenti per tipo di contratto che nel 2023 hanno raggiunto la quota di 270 mila contratti di lavoro, anche in questo caso in crescita rispetto al passato. «Segno – ha sottolineato Tiziana Magnacca – di una economia in fermento, di un mondo delle imprese che investe sull’occupazione nella prospettiva di crescita della fiducia sui consumi».
Nel programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), l’Abruzzo ha fatto registrare «un’ottima performance, che ha messo alle spalle regioni ben più attrezzate in materia di lavoro. Su tutti spicca il dato dei 40 mila disoccupati profilati dal Centri per l’impiego e soprattutto la percentuale del 47,1% dei beneficiari che hanno avuto un rapporto di lavoro dopo 180 giorni dalla presa in carico da parte del Centro per l’impiego. Il dato nazionale è al 41%».
«In particolare – spiega una nota dell’assessorato regionale – sono in fase istruttoria avviso del percorso 2 e del percorso 5 di Gol (formazione e ricollocazione collettiva), due bandi Fse (destinati alla fragilità e alla conciliazione tempi e famiglia) e un ultimo bando con fondi Inail sulla salute e sicurezza nei posti di lavoro, tema quest’ultimo da non perdere mai di vita».