Difficile da crederci ma, per il secondo anno consecutivo, la Bacigalupo Vasto Marina, dopo aver duellato addirittura per la promozione diretta, non è neanche riuscita a conquistare l’accesso ai playoff promozione.
Nella scorsa stagione i biancazzurri, a metà febbraio erano al primo posto, a pari punti con Casalbordino e Virtus Cupello. Negli ultimi due mesi un inaspettato crollo (8 punti nelle ultime 8) lasciò fuori i vastesi dagli spareggi salutando il campionato 2022/2023 con il terzo posto e 48 punti.
In estate i vastesi hanno rilanciato confermando in blocco lo zoccolo duro e aggiungendo pezzi importanti come bomber Molino e l’esperto Izzi insieme alla “scommessa” Alberico e le novità argentine Garofalo e Pitto. Elementi voluti dal confermato duo Bendetti (direttore sportivo)-Avantaggiato (allenatore) che, rispetto alla prima parte della scorsa stagione erano riusciti addirittura a migliorarsi (28 punti contro i 26) lottando, con la corazzata Miglianico-Lanciano, per la promozione diretta in Eccellenza.
Se nel 2023 la frenata era arrivata a metà febbraio, nella stagione appena conclusa il mese di febbraio è stato quello che ha chiuso un lungo periodo da incubo. Da metà dicembre in 7 partite (0 “clean sheet”) appena 4 punti dovendo ingoiare ben 5 sconfitte. Periodo di magra che ha fatto perdere certezze nel gruppo e posizioni in classifica uscendo dalla griglia playoff e dovendo fare i conti con una rincorsa non preventivata fino a qualche settimana prima.
A dicembre la società ha deciso di affrontare un ulteriore sforzo economico per arricchire l’organico con il 2004 laterale sinistro difensivo Antonucci ma soprattutto gli elementi offensivi Yakovlev e Destito chiamati ad ingolfare un reparto offensivo che già contava ben cinque elementi: il cecchino Molino, il ritrovato Alberico (scommessa vinta), capitan De Vizia, gli esterni Shipple e Larivera. Quest’ultimo, 2005 di prospettiva, in estate cercato da diverse società di Eccellenza (su tutte Folgore Delfino Curi Pescara e Casalbordino) ma blindato con la promessa di un elevato minutaggio. Protagonista all’alba del campionato per poi finire spesso e volentieri in panchina ritrovando la maglia da titolare solo dopo il grave infortunio dell’altro under (2003) Santone. Non ce ne vogliano chi ha scommesso forte sui tre innesti invernali ma il loro apporto oltre a non sortire quell’effetto sperato ha rotto quel bel giocattolo costruito, con un duro lavoro, nell’anno e mezzo precedente (partendo dall’estate 2022).
Yakovlev arrivato come “top player” o “sprecato per la categoria” si è rivelato l’opposto. Zero gol in campionato, uno solo in Coppa, mai entrato in sintonia con il resto dei compagni, solitario dentro e fuori dal campo. Due i gol di Destito, più all’interno del gruppo grazia all’accoglienza di altri due argentini i centrali difensivi Pitto e Garofalo. Anche Antonucci si è rivelato un’aggiunta fuorviante soprattutto per una società che nel panorama abruzzese annovera under di spicco cresciuti in casa, vedi Vespasiano, una delle poche note liete della stagione.
Nel mercato dicembrino è stato indovinato solo il numero di elementi che si sarebbero dovuti aggiungere in organico, tre ma non tra attacco e pacchetto under reparti dove, numeri e prestazioni, i giri dei motori viaggiavano forte. Si sarebbe dovuto ulteriormente rinforzare il pacchetto arretrato, un difensore di spessore accompagnato da un portiere (senior di spicco o un under d’esperienza). Il 2006 Ivan Bomba si è comportato benissimo ma, numeri alla mano, il cammino tra andata e ritorno si è sviluppato su due sentieri. Nella prima parte di stagione in 13 giornate appena 12 reti subite conquistando ben 7 “clean sheet”.
Nelle 13 uscite del ritorno i gol subiti sono quasi raddoppiati (21) e i “clean sheet” dimezzati (3). Esempio lampate lo troviamo proprio nel girone C dove l’Ortona, dopo una prima parte di stagione da zona playout (molto al di sotto delle aspettative) ha cambiato letteralmente marcia negli ultimi tre mesi conquistando un posto nei playoff grazie a otto vittorie consecutive per un totale di 10 turni senza sconfitte (26 punti; 18 appena ne erano arrivati nelle prime 16 giornate). L’allenatore Colussi all’impianto titolare ha aggiunto un 2003 in porta ma soprattutto l’esperto Caporale in difesa, l’uomo della svolta ma non solo. Il tecnico gialloverde messa da parte l’estetica ha guardato bene alla sostanza come confermato oltre che dai tanti punti conquistati anche dai soli 5 gol incassati accompagnati da altrettanti “clean sheet”.
La Bacigalupo Vasto Marina, sia chiaro, ha fallito l’aggancio ai playoff per appena 2 punti (meno 4 dal secondo posto) ma il 7° posto finale è un doppio schiaffo agli investimenti profusi della dirigenza e agli obiettivi estivi. I numeri del girone di ritorno sono impietosi, appena 14 punti in 13 giornate (7 sconfitte, 2 pari e 4 vittorie), dalla media promozione dell’andata (2.15) a quella playout della seconda parte (1.07). Nel momento più delicato, soprattutto a febbraio, la società ha cercato di trasmettere fiducia a tutti ma magari si sarebbe aspettata un gesto forte da parte di altri, mai arrivato. Altro tasto dolente che ha creato altre crepe all’interno di un gruppo già provato dal trend poco felice è stato il chiacchierato gol di metà marzo nella tana della Casolana. La paternità tra capitan De Vizia e Alberico nel firmare il definitivo 2 a 2, per entrambi un timbro pesante arrivato dopo che entrambi erano fuoriusciti dalla panchina.
L’attribuzione definitiva è andata ad Alberico capace, in stagione, dopo oltre due anni di inattività, di firmare 11 gol in campionato e 4 in Coppa. Da lì in avanti De Vizia ha giocato sempre titolare le ultime quattro giornate, il ’99 vastese ha collezionato 45 minuti in tre partite sempre partendo dalla panchina e solo una dall’inizio quando il titolarissimo Molino (capocannoniere del girone C con 17 gol) era squalificato. Nell’ultimo periodo c’era stata una reazione cancellata dalla domenica nerissima di Altino subendo 4 reti contro una squadra che nei precedenti 23 turni aveva segnato appena 8 reti (di cui 3 su rigore e un’autorete).
Proprio lo Sporting Altino dell’ex Mainardi che della sua tana aveva fatto il fortino inespugnabile nella scorsa stagione, domenica è retrocesso lasciando tanti punti anche tra le mura amiche conquistando appena 4 vittorie oltre 6 sconfitte e 3 pareggi. Eppure, Gagliano (uno dei pochi ad avere un rendimento sempre al di sopra della sufficienza) e compagni domenica pomeriggio si sono trovati a disputare un’ultima e decisiva giornata che, in caso di vittoria gli avrebbe consegnato playoff e addirittura il secondo posto. Contro il San Salvo un derby fratricida, da paradiso o inferno, Bonanno ha indossato il mantello di Superman spedendo i vastesi agli inferi.
In questa stagione l’ingresso ai playoff era un obiettivo obbligatorio, non centrato, ecco perché bisognerà capire come e con quali interpreti, dentro e fuori dal campo, la Bacigalupo Vasto Marina intenderà ripartire. Quella di domenica è una mazzata impossibile da metabolizzare nel breve tempo, l’intenso e duro lavoro di due anni svanito via senza riuscire mai a centrare i playoff ecco perché rilanciare con grandi ambizioni, con i fatti, sarà molto complicato.