Sulla linea ferroviaria Adriatica si va verso la normalità. Rfi ha terminato i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico tra San Vito-Lanciano e San Severo. Nella Galleria San Giovanni (lunga oltre 9 km) è stato realizzato un nuovo sistema di Water Drain System per il drenaggio delle acque meteoriche che consente di aumentare l’affidabilità della linea: si tratta del potenziamento del sistema di regimentazione delle acque «attraverso soluzioni tecniche in grado di contrastare l’accumulo di calcare sulle basole poste a livello del piano del ferro e favorire la corretta fuoriuscita delle acque di risalita, sorgive e piovane dalla galleria», spiega la stessa Rfi.

Tra Fossacesia e Vasto San Salvo sono stati effettuati di interventi ammodernamento tecnologico nelle gallerie “Diavolo”, “San Donato”, “Vasto” e “Sinello”. Si tratta di lavori propedeutici alla realizzazione dell’ACCM (Apparato Centrale Computerizzato Multistazione) e altri interventi di potenziamento e manutenzione tra Falconara ed Ancona, Varano e Loreto, nonché nelle stazioni di Cattolica, Giulianova, Ortona e Foggia.
Interventi nella tratta tra Ripalta e Lesina, in Puglia, per la realizzazione di opere idrauliche propedeutiche al raddoppio. Contestualmente nella stazione di Foggia sono stati sostituiti i deviatoi ed effettuati lavori propedeutici alla realizzazione del futuro Apparato Centrale Computerizzato. Nella stazione di Campomarino, in Molise, infine, lavori che consentiranno di prolungare il binario di incrocio a 750 metri per agevolare lo sviluppo del traffico merci sulla direttrice Adriatica.
Le attività, svolte dai tecnici di Rfi e dalle imprese appaltatrici, hanno visto al lavoro oltre 250 persone per un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro, di cui 100 finanziati con fondi Pnrr.