Il mondo politico vastese è in lutto per la scomparsa Roccarlo Iacovitti. Sono soprattutto i suoi ex colleghi della Democrazia cristiana a ricordare l’imprenditore e politico che fu assessore comunale ai Lavori pubblici tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta.
«Prima che assessore della mia giunta, era mio amico», dice l’ex sindaco Antonio Prospero. «Un’amicizia cominciata nel momento più bello della vita, quello della scuola, perché la giovinezza è il periodo in cui scegli gli amici. Poi ci ritrovammo in amministrazione, ma lui già aveva dimostrato, da imprenditore, di essersi fatto da solo. In giunta era uno degli assessori più preparati, diede impulso al settore lavori pubblici, realizzando tante opere: dal parco Aqualand alla circonvallazione Istoniense, al viadotto. Nei suoi cinque anni da assessore, contribuì con professionalità allo sviluppo di Vasto. Quello fu il periodo in cui si fecero tutte le maggiori infrastrutture di interesse pubblico. Anche dopo la fine di quell’esperienza amministrativa siamo rimasti amici. Di recente ero andato a trovarlo, speravo si potesse riprendere».
«Un padre di famiglia. Un uomo attento al progresso e di grande disponibilità morale, impegnato anche personalmente nei progetti finalizzati allo sviluppo dell’intera città», ricorda Edmondo Laudazi, che in quegli anni fu amministratore comunale. Nella sua vita ha superato momenti molto difficili, ma ne è sempre uscito nella sua specchiata limpidezza
Menna: «Ha scommesso sulla riconversione di Punta Penna»
«Architetto di grandissima professionalità e spessore umano. Persona umile e di grandi valori». Francesco Menna ricorda Roccarlo Iacovitti, scomparso stanotte a 76 anni. «Ha contributio – ricorda il sindaco di Vasto – come amministratore pubblico nelle file della Democrazia cristiana, alla crescita della città e del territorio. È stato imprenditore lungimirante e visionario che ha scommesso nel turismo, nella bellezza e nella riconversione dell’area industriale di Punta Penna. Sempre pronto ad aiutare e consigliare per il bene della città. Ha amato la famiglia e i figli fino all’ultimo minuto. Ora in cielo – conclude Menna – rappresenta quel motto che ci deve sempre illuminare e che lo ha ispirato in vita, ovvero che la bellezza salverà il mondo».