Citato con particolare frequenza in campagna elettorale, come ormai avviene da decenni, il nuovo ospedale di Vasto è nuovamente uscito fuori dal dibattito pubblico. A differenza di quanto accaduto in precedenza, l’accordo firmato il 12 gennaio conferisce un pizzico di concretezza in più al progetto di cui si parla da fine anni Novanta.
L’accordo di inizio anno – preceduto nei mesi precedenti da aspre polemiche – firmato dal sindaco di Vasto Francesco Menna, il presidente della Regione Marco Marsilio e il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte del Comune con 15 milioni di euro da alla Regione per tramite dell’azienda sanitaria.
In quell’occasione da più parti è stata citata la possibilità di vedere completata l’intera struttura in cinque anni, Schael ha invece parlato del 90% di probabilità che venga finita nel 2027.
Per ora, in contrada Pozzitello, la situazione è la medesima degli ultimi 25 anni, cioè terra incolta. Interpellato sull’argomento, il primo cittadino vastese dice che nei giorni scorsi la Asl Lanciano Vasto Chieti ha stanziato nei confronti del Comune un milione e mezzo di euro per la progettazione dei lavori urbanizzazione primaria, quindi a breve sarà bandita la gara d’appalto.
Tali interventi dovranno dotare l’area di strade, fogne e di tutti i servizi necessari. Il nuovo nosocomio sarà raggiungibile da tre strade e sono previste sei nuove rotatorie, come conferma il sindaco: «Bandiremo la gara d’appalto per fare il miglior progetto possibile per garantire i servizi e le strade, via Buonanotte sarà inserita nel macroprogetto con rotatorie e strada di collegamento con il Villaggio Siv».
Un breve tratto da costruire ex novo collegherà la strada che da via Grasceta porta alla stazione Vasto-San Salvo e via Buonanotte; per tale intervento sarà probabilmente necessario ricorrere all’esproprio dei terreni agricoli coinvolti.