6 aprile, una data che l’Abruzzo non dimenticherà mai. Il devastante terremoto che colpì L’Aquila quindici anni fa strappò via dagli affetti di parenti e amici anche tanti giovani sportivi.
Tra questi c’era anche Davide Centofanti, a lui negli anni scorsi il Comune di Vasto, ha voluto intitolare, insieme a Maurizio Natale, l’altro giovane scomparso nel terremoto, la palestra del quartiere San Paolo. “Palazzetto” che aveva visto Davide avvicinarsi prima e appassionarsi poi alla pallavolo.
Sabato pomeriggio l’Enjoy Volley Vasto, insieme all’assessore Anna Bosco, proprio nell’impianto a lui dedicato, con un toccante minuto di raccoglimento, ha voluto ricordare, ancora una volta, Centofanti. Tra i presenti anche Valentino Speranza, oggi tra gli allenatori del club vastese ma quindici anni fa compagno di squadra e grande amico del compianto Davide scomparso quando aveva appena 19 anni.
«Davide era un ragazzo solare e pieno di vitalità – il ricordo di Valentino Speranza – sempre il primo ad arrivare in palestra riversando tutte le sue energie, con grande voglia e dedizione, verso uno sport che ha sempre amato. Lasciava il campo per ultimo, ragazzo testardo perché sapeva che per raggiungere gli obiettivi doveva faticare tanto, più di tutti. Il palazzetto che oggi porta il suo nome lo ha vissuto a 360°, negli allenamenti e in tutte le partite del fine settimana seguendo sempre tutto con grande attenzione».
Quindici anni dopo i comportamenti genuini di Davide Centofanti hanno assunto i contorni di esempio limpido e necessario: «coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di viverlo – ha concluso Speranza – ora si pongono come obiettivo, quello di trasmettere il suo credo alle nuove generazioni. Impegno, sana passione ed il costante migliorarsi sono alla base della riuscita in questo sport. Il suo nome e la fantastica persona che noi abbiamo avuto, purtroppo per pochi anni al nostro fianco, deve essere conosciuta e ricordata perché sarà d’esempio, per sempre, sotto tutti i punti di vista: sportivo e caratteriale nella vita per tutte le nuove leve che si avvicinano allo sport. Un grande uomo, un grande atleta, un grande amico che resterà per sempre nei nostri ricordi e soprattutto nei nostri cuori».