FdI: «Uscita dal Suap, Menna falsifica i dati: per Vasto più spese e servizio inesistente»

Più costi e un servizio ancora inestistente. Questo ha prodotto, secondo Fratelli d’Italia, l’uscita del Comune di Vasto dall’Associazione del Comuni del Trigno-Sinello con l’obiettivo di istituire un proprio Sportello unico delle attività produttive svincolandosi da quello di San Salvo.

Da sinistra: Giangiacomo, Prospero e Suriani (FdI)

«Il tempo passa velocemente nella nostra città ma, nonostante il trascorrere delle stagioni, l’amministrazione Menna non perde l’abitudine di fare scelte peggiorative sui servizi pubblici destinati ai propri cittadini», affermano in un comunicato i consiglieri comunali Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo.

«In particolare, con la clamorosa e repentina uscita dalla Associazione dei Comuni del Patto territoriale Trigno Sinello, dopo oltre 25 anni di onorata partecipazione, è venuta a mancare la possibilità di omologare la istruttoria amministrativa per tutte le pratiche edilizie e commerciali degli operatori che operano o che intendono venire ad operare nella nostra città, a differenza di quello che accade sugli altri Comuni del nostro comprensorio. Dopo un surreale dibattito in Consiglio comunale, condito dalle cifre false fornite dal sindaco ai consiglieri (ha cercato di fare passare il debito totale accumulato dal nostro Comune nei confronti del Suap, 46.000 euro, per il canone annuale che era invece di circa 8.000, rifiutandosi tra l’altro di inserire queste cifre – false – nella delibera di Consiglio), è stato infatti disattivato con decorrenza 2 aprile 2024 lo Sportello unico consortile. Nei vaneggiamenti del sindaco doveva essere sostituito da uno Sportello unico comunale di Vasto, che avrebbe dovuto essere operativo dalla stessa data.

È’ inutile dire che ciò non è avvenuto, e che il promesso nuovo Sportello comunale, che si presume serva soltanto per assumere ulteriori 4-5 addetti della celebre graduatoria dei “messi notificatori” non è ancora funzionante. Inutile anche dire che insieme allo sportello Suap consortile è stata disabilitata persino la piattaforma che consentiva a migliaia di utenti di visionare le mappe territoriali digitali del Sit per esaminare la consistenza e la vincolistica di tutti i terreni vastesi; è inutile dire che persino il rilascio dei certificati di destinazione urbanistica non può essere effettuato su tale piattaforma.

Questo è quanto: Menna falsifica dati, fornisce un servizio peggiore (al momento inesistente), disattiva quello esistente per far fronte a un investimento di decine di migliaia di euro che pesano sulle tasche dei cittadini vastesi e che serviranno esclusivamente per assumere ulteriori addetti comunali, messi qua e là per cercare di fare partire lo sportello vastese. Lo avevamo gridato in Consiglio comunale, chiedendo di rinunciare al passaggio o di stare molto attenti a ridurre disagi e inconvenienti ai cittadini nella fase di transizione tra i sistemi Suap. Ci era stato assicurato che tutto avrebbe funzionato per il meglio e che ci avremmo guadagnato in efficienza. E invece, come al solito sperpero, inefficienza, confusione e bugie. Tanto pagano i cittadini vastesi. Siamo certi che questo aggravio di spese per il nostro Comune, generato da una scelta a unilaterale, folle, costosa, pazzesca e ingiustificabile, non passerà inosservata ai revisori dei conti e alla stessa Corte dei Conti».

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