Per 23 dipendenti, tra quadri e impiegati, entro il 31 dicembre 2024 saranno aperte le porte dell’uscita incentivata dallo stabilimento Stellantis di Atessa. Nei giorni scorsi direzione aziendale e segreterie sindacali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr si sono incontrate per l’esame congiunto dei termini dell’uscita incentivata.
I lavoratori che nell’arco di 48 mesi maturino i requisiti per la pensione avranno il trattamento Naspi e un’integrazione economica che garantisca un valore economico pari al 90% dell’attuale retribuzione lorda. A chi maturerà i requisiti entro ulteriori 24 mesi, oltre al trattamento Naspi del 90% per i primi quattro anni, sarà riconosciuto un incentivo del 70% dell’attuale retribuzione nonché «un’ulteriore somma lorda equivalente alla valorizzazione degli importi dovuti a titolo di contributi».
Ai dipendenti (sempre impiegati e quadri) il cui rapporto di lavoro sarà risolto da parte aziendale, che non maturino i requisiti per un trattamento pensionistico nell’arco dei 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, I’Azienda erogherà gli incentivi in base a questa suddivisione:
• 55 anni e oltre 33 mensilità più 30.000,00 euro;
• tra 50 e 54 anni 30 mensilità più 30.000,00 euro;
• tra 45 e 49 anni 24 mensilità più 30.000,00 euro;
• tra 40 e 44 anni 18 mensilità più 20.000,00 euro;
• tra 35 e 39 anni 12 mensilità più 20.000,00 euro.
«L’azienda – spiegano i sindacati – per favorire la rioccupabilità di impiegati e quadri il cui rapporto di lavoro secondo quanto definito nella presente intesa e che non maturino i requisiti per un trattamento pensionistico nell’arco dei 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, offrirà agli stessi la possibilità di aderire al programma di Active».