È stata pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente la documentazione relativa all’ultimo parco eolico in ordine di tempo riguardante il Vastese. Si tratta del progetto della Furci Collechiesi srl (LEGGI), società di scopo costituita da World Wind Energy House srl – società di Roma operante nello sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili – e Gruppo Hope, attivo nella progettazione di impianti rinnovabili e di idrogeno verde con sede operativa a Bari.
Il parco è costituito da 9 aerogeneratori da 4,5 MW l’uno per una potenza complessiva di 40,5 MW. Secondo i dati forniti dalle società, la produzione totale lorda sarebbe di circa 98.100,00 MWh/anno, con un valore netto di circa 90.000,00 MWh/anno.
Il modello di aerogeneratore scelto è l’EnVentus V163-4.5 della Vestas: 163 metri di diametro e 150 metri di altezza al mozzo della torre (per un altezza complessiva con una pala in linea di 231,5 metri). Nel caso del parco eolico Abruzzo, invece, gli 11 impianti avrebbero un diametro di 170 metri e un’altezza di 135.
La distribuzione dei 9 aerogeneratori è la seguente: 3 in territorio di Scerni, 2 a Cupello, e 1 a testa per Atessa (in un lembo di territorio confinante con Gissi), Furci, Monteodorisio e Gissi. Gli impianti previsti nei territori di Atessa, Gissi e Scerni sono localizzati sulle colline che si affacciano sulla zona industriale della Val Sinello; quelli di Cupello e Monteodorisio nella fascia retrostante gli impianti del Civeta. L’unica torre prevista a Furci sarebbe sulla sommità delle colline sulla fondovalle Treste.
Agli impianti citati, va poi aggiunta la realizzazione di una stazione elettrica 380/150/36 kV a Fresagrandinaria. La superficie complessiva è di 6 ettari ed è la stessa particella individuata per la stazione del parco eolico Abruzzo già in fase autorizzativa: un terreno pianeggiante a qualche centinaio di metri da un noto agriturismo della zona.
La vita stimata delle varie componenti del parco è di 30 anni, il costo di dismissione è di 3,7 milioni di euro.
Entro il 20 aprile enti, associazioni e cittadini possono presentare le proprie osservazioni. Critico Augusto De Sanctis (Stazione Ornitologica Abruzzese) che sottolinea l’approssimazione riscontrabile in alcune parti della documentazione. Ad esempio, la relazione faunistica è stata redatta con un solo giorno di sopralluogo sul campo; inoltre si citano l’inesistente “Parco Nazionale della Maiella e dei Monti della Laga” e località errate (“Fresagrandinara”).
Al di là di tali errori, Comuni e associazioni sono già al lavoro per studiare la corposa documentazione e valutare gli impatti sul territorio. Un aspetto da prendere in considerazione sarà sicuramente l’effetto cumulo con altri progetti: tra questo e il parco eolico Abruzzo, il numero complessivo di aerogeneratori sale a 20 (la cui gran parte nella stessa zona) ai quali va aggiunto l’enorme parco fotovoltaico da ben 66 ettari localizzato a Furci e in parte sovrapposto ai terreni individuati per la produzione di energia dal vento.
Questi “piccoli errori” la dicono lunga su come vengono redatti e approfonditi questi progetti.