Prima di iniziare i lavori per il prolungamento della diga foranea nord e del potenziamento e riqualificazione della diga foranea, molo di Levante e molo martello del porto di Punta Penna sarà necessario scandagliare i fondali per accertare l’eventuale presenza di ordigni bellici. Questa non sarebbe una novità, nel corso degli anni periodicamente sono numerosi i residuati trovati nei fondali e fatti brillare al largo, testimonianze dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Per questo motivo ieri 19 marzo l’ufficio circondariale marittimo di Vasto ha emesso un’ordinanza per interdire, a partire dalla stessa giornata, i tratti di mare interessati dalle operazioni. A effettuare la ricognizione sarà una motobarca della Ila Sub srl, ditta specializzata nella bonifica preventiva e sistematica da ordigni esplosivi. Lo specchio d’acqua sarà interdetto alla navigazione, al transito e agli altri usi in un raggio di 50 metri dall’imbarcazione durante l’attività.
I lavori di potenziamento del porto sono attesi (e annunciati) da anni. Con l’intervento riguardante la banchina si passerà dagli attuali 53 metri a 60 (per un importo a base d’asta di 6 milioni 696 mila euro). Una volta potenziata, questa potrà finalmente ospitare l’ultimo tratto della ferrovia con una rotaia fino alla banchina.