Un’innovativa tecnica d’intervento consente ai medici dell’ospedale di Pescara di curare difetti congeniti del cuore. Il 5 marzo sono stati eseguiti al Santo Spirito due interventi di occlusione percutanea di forame ovale pervio (Pfo) con tecnologia Noblestitch.
Li ha eseguiti l’équipe diretta dal vastese Massimo Di Marco, direttore facente funzioni dell’unità operativia complessa di Cardiolodia e Utic della Asl di Pescara, con i dottori Daniele Forlani, Alessandro Corazzini, tecnici e infermieri di emodinamica, alla presenza del professor Anthony Nobles, inventore della tecnica d’intervento utilizzata.
«Il Pfo rappresenta un difetto congenito cardiaco del setto interatriale che, in alcune circostanze, consente il passaggio di particelle emboliche dal circolo venoso a quello arterioso, potenzialmente causando ictus e attacchi ischemici cerebrali transitori», si legge in una nota della Asl di Pescara. «Questa tecnologia consente di chiudere il difetto attraverso una procedura mininvasiva, durante la quale vengono posizionati due fili di sutura attraverso il setto, i quali vengono quindi bloccati da un sistema di fissaggio in polipropilene 1×4 mm. L’importante vantaggio di questa procedura è l’assenza di protesi in metallo, permettendo al setto interatriale di rimanere libero da ostacoli per un eventuale passaggio futuro, se necessario. La procedura inoltre è molto meno invasiva di un intervento chirurgico a torace aperto. Il paziente viene generalmente dimesso il mattino successivo all’intervento».