Nella zona industriale di Vasto è stata scoperta la presenza di arsenico in acque e terreno in quantità superiore ai valori consentiti. Succede all’interno del perimetro della Eco Fox di Punta Penna, è stata proprio la società a comunicarlo agli enti quale soggetto non responsabile della contaminazione.
L’azienda che a Vasto produce biocarburanti, già impegnata nel progetto di ammodernamento ed efficientamento della produzione, oltre alla comunicazione agli enti di controllo ha avviato le operazioni di messa in sicurezza e presentato un piano della caratterizzazione.
I fatti risalgono a un anno fa, quando la la società ha avvisato il Comune della presenza di arsenico nei campioni di acqua di falda, l’ente ha così prescritto la redazione di un piano della caratterizzazione.
Nella relazione sulle operazioni ambientali eseguite all’interno del sito nei mesi di novembre e dicembre 2023 (perforazioni a diverse profondità, tra i 5 e i 15 metri) si legge che «i risultati hanno permesso di individuare una porzione della parte storica dello stabilimento in cui è presente una porzione di terreni di riporto che rilascia arsenico ed altri metalli in concentrazioni superiori ai limiti di riferimento. Pertanto, appare possibile correlare la presenza di arsenico rinvenuta storicamente nelle acque di falda della porzione centrale dello stabilimento con tali materiali».
Come spiegato anche nel piano di caratterizzazione l’arsenico «non è presente nei processi produttivi dello stabilimento». L’arsenico sarebbe quindi da addebitare al terreno di riporto usato «dalla precedente proprietà del sito che aveva edificato tale porzione di stabilimento»; da lì è finito nelle acque di falda causando il «rinvenimento nelle acque della porzione centrale dello stabilimento».
Il piano di caratterizzazione è stato quindi presentato in Comune e pubblicato sul sito dell’ente per essere approvato dalla conferenze dei servizi. Una volta attuato, si deciderà come intervenire per la messa in sicurezza permanente ed eventuale bonifica.