Tre condannati, nove assolti e cinque prosciolti per non luogo a procedere. Si è concluso con questi verdetti il primo processo sull’inchiesta Blumarine su una presunta organizzazione a delinquere finalizzata al traffico di droga con base a San Salvo. La sentenza riguarda i 17 imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Oggi pomeriggio il gup del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, ha letto il dispositivo della sentenza. Condannati Xhexson Prela (un anno e quattro mesi di reclusione e 18mila euro di multa), Vladimir Sokoli (quattro anni di reclusione e 18mila euro di multa) e Ferdinando De Rosa (quattro mesi di reclusione e 2mila euro di multa). Tutti e tre sono stati assolti da altre accuse formulate a loro carico.
Assolti Luigi Di Iorio, Greta Ndoja, Elvis Vasiu, Albert Mici, Enrrik Gjinai, Armando Ymeri, Nicola Papaleo, Angelo Maiolo e Roki Prela.
Non luogo a procedere per Dritan Mici, Josef Mici, Matteo Mici, Gazim Cani e Valter Sparvieri.
L’operazione Blumarine, condotta con l’impiego di 150 tra carabinieri e finanzieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, era scattata a gennaio 2022. Secondo gli inquirenti, un’organizzazione criminale composta da italiani e albanesi avrebbe gestito un traffico di stupefacenti tra Calabria e Abruzzo. Contestati a vario titolo agli indagati due tentativi di estorsione e una serie di altri reati: illecita detenzione e cessione di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, porto in luogo pubblico di fucile e di arma clandestina. Avrebbero, inoltre, sparato sulla pubblica via e ucciso il coniglio di una poliziotta a scopo intimidatorio.
Il 9 novembre era scattato un altro blitz in cui erano stati sequestrati quattro bar con sale slot a Vasto e San Salvo, 18 automobili, conti correnti, un negozio di frutta, una concessionaria, tre terreni a San Salvo e anche una sala scommesse in Germania.
Per gli altri imputati il processo si svolgerà il 18 giugno a Vasto con rito ordinario. Le persone coinvolte, in tutto 23 tra i due filoni processuali, sono difese dagli avvocati Fiorenzo Cieri, Alessandro Cerella, Alessandro Orlando, Antonio Valentini, Antonino Cerella, Giovanni Di Santo, Giuseppe La Rana, Marisa Berarducci, Cristian Scaramozzino, Fabrizio Di Marco, Carmine Petrucci, Giuseppe Sciarretta, Francesco Valentini, Ilario Papaleo e Giuliana De Nicola.
Oggi la sentenza per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato si è conclusa con tre condanne e 14 proscioglimenti.
«Ero certo fin dall’inizio dell’innocenza del mio assistito», commenta l’avvocato Alessandro Cerella, che ha difeso Roki Prela. «Oggi per noi è un giorno di festa».
«Abbiamo scelto l’abbreviato – dice l’avvocato Antonino Cerella, che ha difeso Iorio e Vasiu – perché non c’era un quadro indiziario. La scelta si è rivelata giusta».