L’ultimo saluto a Dante Carpi. Don Gianni: «Con te era bello confrontarsi»

Nella chiesa di San Paolo Apostolo dove ieri i fedeli hanno accompagnato verso l’ultimo viaggio Martina Mancini e Paolo Marchesani, oggi è il giorno delle esequie di Dante Carpi, il ristoratore 57enne morto anche lui nell’incidente di sabato sera sulla statale 16 in località Casarza. Centinaia di persone si stringono attorno alla compagna Sara e ai figli Michela, Samuele, Giancarlo e Cristiano, ai genitori Michelina e Giancarlo e alla sorella Piera.

«Caro Dante, ti chiamo caro perché ho tanti motivi», dice il parroco, don Gianni Sciorra. «Sei un mio coetaneo, tu avevi 57 anni, io 58. Ti conosco da quando sono arrivato. Mi piaceva ascoltare i tuoi discorsi, sempre appassionati. Ognuno ha le sue idee, i suoi pensieri».

«Ricordo le telefonate inaspettate. Parlavamo di cose personali, poi di altro. Avevano idee contrapposte. Ti dicevo: sei un personaggio. Eravamo diversi, ma avevamo sempre voglia di confrontarci». «La tua morte ci ha messo nel perimetro incerto delle domande e dei dubbi».

«Il buio e la sofferenza fanno parte della vita di ognuno di noi, ma poi c’è la luce». «Dante, sei un personaggio, ma hai il cuore buono. Il resto non sta a noi valutarlo. La vita di ognuno di noi è insindacabile».

Dante Carpi

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