Abbattimento selettivo di cinghiali per motivi sanitari e per l’incolumità pubblica in alcune zone a ridosso del centro abitato di Scerni e nelle contrade di San Giacomo, Ragna, Bardella, Colle Breccioli e c.da Fontenuova nei terreni ex Cotir dove gli ungulati trovano riparo. È la decisione dell’amministrazione comunale di Scerni il cui sindaco Daniele Carlucci ha emesso un’ordinanza vagliata e approvata dall’Ispra e dalla polizia provinciale di Chieti.
Con il documento il primo cittadino incarica la polizia provinciale di «rimuovere gli esemplari di suini selvatici abituati a frequentare sia le aree urbane sia le aree rurali in cerca di cibo, con i metodi ritenuti di volta in volta più efficaci e risolutivi in relazione alle circostanze».
«È la terza volta – dice Carlucci – che assumiamo una decisione di abbattimento selettivo attraverso un’ordinanza specifica. I centri abitati sono aree non vocate alla presenza di cinghiali e quindi l’obiettivo è la rimozione di tutti gli esemplari di cinghiale presenti. Come è urgente anche difendere le aree rurali dall’eccessiva presenza di cinghiali causando danni alle colture».
“Inoltre, come segnalato dall’Ispra, non bisogna sottovalutare la gravissima situazione epidemiologica attuale, che vede la peste suina africana espandersi sul territorio italiano. Pertanto è nostro dovere arginare il più possibile il dilagare del fenomeno dei cinghiali selvatici e per competenza evitare i problemi igienico-sanitari che ne potrebbero scaturire. Una misura complessa per i vari pareri acquisiti, ma resasi necessaria per tutelare la sicurezza stradale, per ovviare a un problema igienico-sanitario e salvaguardare gli orti e le varie coltivazioni dei cittadini proprietari. Ringrazio l’assessore Mario D’Ercole che si è adoperato unitamente all’amministrazione».