Vastese presentata in Comune: «Nessuna penalizzazione per le vertenze. Salvezza a ogni costo»

Due sconfitte consecutive, una classifica che fa tremare, il tappeto verde dell’Aragona ridotto condizioni fatiscenti, il tema vertenze sempre aperto, il silenzio stampa post Celano annunciato tre giorni fa dopo la sconfitta interna e la fine della regular season d’Eccellenza tra 74 giorni.

Tanti sarebbero i motivi per chiudersi a riccio e pensare solo al campo con l’obiettivo di conquistare la salvezza ma, nel pomeriggio di oggi la “nuova” Vastese si è presentata, sì a metà febbraio, alla città nel corso di una conferenza stampa. Tenutasi nell’aula consiliare “Giuseppe Vennitti” dove i biancorossi sono stati accolti dal sindaco Francesco Menna, l’assessore allo Sport Carlo Della Penna insieme ai colleghi Paola Cianci e Alessandro D’Elisa.

Va detto che in estate non c’era stata nessuna presentazione della nuova stagione di una squadra che tra dicembre e gennaio, pensando a quadri dirigenziali, staff tecnico e parco giocatori è andata incontro a una vera e propria rivoluzione. Dall’eredità raccolta da Raffaele Esposito nuovo presidente dopo il passaggio di consegne, avvenuto a dicembre, con l’ormai patron Franco Bolami. Come vicepresidente Giovanni Del Borrello, vastese doc e da sempre vicino ai colori biancorossi. Nel ruolo di direttore generale la scelta è ricaduta su un altro vastese, Massimiliano Sabatino, già dirigente dell’allora Pro Vasto. Antonio Palermo sta ricoprendo il ruolo di direttore sportivo che, a inizio gennaio, in accordo con gli altri dirigenti, ha deciso di salutare Del Grosso affidando la panchina a mister Alessandro Pellicori. A lavoro, a Vasto, da un mese (e qualche giorno) con lo staff tecnico completato da Massimo Marconato, preparatore dei portieri, il preparatore atletico Simone Pantalone insieme ai massaggiatori Luca Sacchetta e Sergio Adrian Nanni. Come segretario confermato Pietro Russo impegnato anche nel seguire la juniores a caccia dell’impresa salvezza con alla guida tecnica Gigi Ascatigno.

Tra novembre e dicembre l’organico ha salutato elementi come Marcelli, De Filippo, Lucero, Di Giacomo, Pizzo, De Vivo, Del Giudice (quest’ultimo nei giorni scorsi) senza dimenticare Seck, De Lucia, Coppola, Zaccardi e Tafili. Ai confermati Valerio (scelto come nuovo capitano), Menna, Cauterucci, Martiniello, Sputore, Boito, Bana, Hernandez, Nuzzo e Sannino, il mercato ha portato i fratelli Palermo, Gianmarco e Lorenzo insieme a Santangelo, Reymond, Marcon, Centorame, Morleo, Falzone e i ritorni di Sansone e Stanisci.

«Ci troviamo qui – le parole del sindaco Francesco Menna – nel giorno di San Valentino per suggellare l’amore tra questa città, la Vastese e la nuova cordata calabrese. Da due mesi sappiamo che state lavorando con fatica e passione per una definitiva e ambiziosa ripartenza».

«Chi mi conosce – ha proseguito il presidente della Vastese Raffaele Esposito – sa che non amo le luci della ribalta ma posso assicurarvi che insieme ai miei più stretti collaboratori stiamo lavorando giorno e notte per portare avanti il blasone di questa società. Oltre alla passione infinita per il calcio in questa avventura mi ci sono tuffato con un po’ di sana follia che non guasta mai. Non cadiamo in provocazioni, ascoltiamo ma tiriamo dritto perché c’è tanto da lavorare, non siamo una società fantasma, siamo vivissimi e lavoriamo per chiudere il debito sportivo che incombe. Colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale che ci ha accolti sostenendoci sin dal primo giorno. Come già ripetuto un mese fa, non abbiamo trovato il tesoro dei pirati ma tante macerie, stiamo risolvendo tutte le evidenti problematiche ma chiedo risposte dalla piazza e anche dalla classe imprenditoriale di affiancarci in questa avventura, siamo limpidi ed aperti a qualsiasi dialogo».

Anche il primo cittadino Menna, insieme ai tifosi rimarca il passaggio riguardante la ricerca di figure imprenditoriali vogliose di entrare a far parte della Vastese affinché si possa ripartire di slancio. Dovendo però conquistare ad ogni costo la salvezza sul campo, passaggio che chiama in causa il capitano Andrea Valerio: «Sappiamo che da domenica a Sant’Egidio alla Vibrata per le successive nove partite ci attendono dieci finali con l’obiettivo di salvarci quanto prima. Stiamo apprezzando tutti gli sforzi del nuovo corso, dentro e fuori dal campo l’impegno di tutti è massimo ogni giorno».

Lo Stadio Aragona versa in pessime condizioni, il sindaco Menna e l’assessore allo Sport rispondono ai due temi principali, a partire dal manto erboso ridotto in condizioni pessime: «Bisogna decidere, insieme ora con la nuova proprietà, quale strada prendere. Abbiamo già tre impianti con l’erba sintetica, se vogliamo trasformare anche l’Aragona dobbiamo decidere per dare la sterzata definitiva e attingere ai bandi nazionali per i finanziamenti». Altre condizioni critiche riguardano altre zone dell’Aragona che, nonostante gli interventi dello scorso anno, non rappresentano una bella cartolina: «Colpa della gestione sportiva precedente – ha chiuso Menna – avrebbe dovuto sistemare tutto, ha ricevuto finanziamenti a pioggia ma nulla è stato fatto».

Altro tema bollente riguarda le vertenze della stagione 2022/2023, eredità pesantissima che si trova a fronteggiare il presidente Esposito che rispetto alle dodici conosciute ai più ne ha annunciate altre tre “new entry”: «Un fardello pesante, inutile girarci intorno. Sono somme che andranno tutte pagate, fino a ieri sera con i legali siamo stati a lavoro ma la piazza può stare tranquilla, la Vastese non prenderà altre penalizzazioni in classifica, ripeto, pagheremo tutti».

Da domenica pomeriggio la palla passerà di nuovo al campo, per i biancorossi altro delicatissimo incrocio salvezza, nella tana della Santegidiese terzultima e lontana sei punti. La speranza è che la presentazione nel “Mercoledì delle ceneri” non sia un brutto presagio in vista del finale di stagione, altro che fragilità e digiuno (in questo caso di punti), la Vastese dovrà essere tosta in campo e affamata di vittorie per blindare la permanenza in Eccellenza.

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