Officina Cupello apre la campagna elettorale. Leone: «Se sindaco, lascerò l’indennità di carica»

Partenza ufficiale di campagna elettorale in vista delle Amministrative di giugno per Officina Cupello, ieri, con l’iniziativa Storie di straordinaria amministrazione. L’iniziativa, che avrà altre date, è stata lanciata per «sviluppare un confronto con amministratori e sindaci virtuosi di tutta Italia».

L’appuntamento di ieri è stato aperto da Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena (Bologna), nota per le grandi innovazioni sul piano del welfare locale che ha portato – tra i tanti risultati – alla creazione di asili nido gratuiti privi di liste d’attesa, la consulenza ostetrica domiciliare e vari interventi urbanistici per armonizzare le periferie al centro della città. La prima cittadina è stata intervistata da Roberta Boschetti, consigliera comunale di Officina Cupello «raccogliendo spunti programmatici e basi etiche e morali preziose per la costruzione del futuro della comunità cupellese».

Leone, Cardarella e Riccioni

Tullio Cardarella, dell’ufficio stampa della coalizione locale, ha poi moderato il dibattito tra il candidato sindaco Dario Leone e Mauro Riccioni, già primo cittadino di Gagliole (Macerata), noto alle cronache nazionali per aver destinato alla propria comunità l’intera indennità di carica promuovendo anche lì varie iniziative sul versante delle politiche sociali, pubblicando il libro Il Sindaco gratis.

Roberta Boschetti e Isabella Conti

Lo stesso Leone ha detto di voler raccogliere l’esempio di Riccioni «rinunciando, qualora fosse eletto sindaco, all’intera indennità di carica», lasciando nelle casse del Comune di Cupello, circa 20mila euro ogni anno».
«È fondamentale – ha detto Leone – che un sindaco partecipi alle gioie e ai dolori della comunità. Davanti ad un disastro economico e finanziario rappresentato da un buco di bilancio di oltre dieci milioni di euro, ritengo sia moralmente ed eticamente importante una scelta di totale gratuità. Ai sacrifici di tutto il paese, sia il primo cittadino a corrispondere con un atto di concreta disponibilità e di impegno impegno. Vogliamo promuovere una politica di grande partecipazione popolare alla vita amministrativa. Riportare i cittadini a sentirsi protagonisti del luogo in cui vivono, significa costruire un esempio di dedizione al territorio privo di qualsivoglia interesse personale. Sono certo che la classe dirigente che stiamo costruendo sarà all’altezza del grande cambiamento culturale e politico al quale alacremente stiamo lavorando da due anni a questa parte».

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