«Questa non è una candidatura personale, ma di un’intera comunità». Inizia ufficialmente con queste parole la marcia di Paola Cianci verso le elezioni regionali del 10 marzo, quando in Abruzzo si voterà per scegliere il presidente della Regione e i consiglieri regionali. L’assessora alle Politiche giovanili del Comune di Vasto corre per un seggio a Palazzo dell’Emiciclo nella lista Abruzzo Insieme a sostegno di Luciano D’Amico, candidato presidente della Regione per centrosinistra e Movimento 5 Stelle.
«Paola si è battuta per i diritti, contro la violenza sulle donne, a favore dell’eutanasia, ha collaborato con i giovani», dice il coordinatore di Sinistra per Vasto, Mario Enrico Testa, che le riconosce «la dedizione all’ambiente», l’apertura dell’isola ecologica, ma anche «la tutela della Riserva naturale e di tutti quegli impianti che lo minacciavano».
Francesco Del Viscio, consigliere comunale di Sinistra per Vasto, ricorda di Paola Cianci «il servizio alle persone, alla cittadinanza e alle istituzioni» nell’ambito di «una visione che sposa le cause e i bisogni dei più poveri del nostro territorio».
Francesco Menna, sindaco di Vasto, attacca il presidente uscente e ricandidato: «Marsilio non è gradito al 70 per cento degli abruzzesi» perché «non ha affrontato i problemi» e «non conosce i fascicoli. Concepisce la politica come una festa». Rispolvera la polemica sui fondi destinati al ritiro estivo del Napoli calcio, sul tuffo alla piscina Le Naiadi di Pescara, di «un presidente che pensa che l’Abruzzo sia bagnato da tre mari», ma «non ha destinato un euro all’emergenza idrica», mentre l’Abruzzo «ha bisogno di certezze su Stellantis, che invece viene denigrata dal governo». «Noi siamo passati come la regione che ha ammesso la caccia al cinghiale con l’arco e le frecce», invece di pensare «alle strade, la Trignina, l’autostrada, la ferrovia. Non abbiamo ancora ricevuto i fondi per i danni del black out della scorsa estate. Guai se questa città non ottenesse i fondi Fsc, su cui c’è discrezionalità da parte della Regione, pee fogne, crisi idrica e raccolta della acque piovane. Quando mi chiedono cosa serve per il turismo, io rispondo: acqua, fogne e smaltimento delle acque piovane». E il cavallo di battaglia della sanità: «Quando andate a prenotare una colonscopia dovete aspettare una settimana o un anno?».
L’ospite è Giovanni Legnini, ex parlamentare e vicepresidente del Csm dal 2014 al 2018, attuale commissario straordinario per la ricostruzione di Ischia: «La candidatura di Paola Cianci rispecchia lo spirito del tempo: è una giovane donna con una solida esperienza. Questa partita è diversa rispetto a quella di cinque anni fa, quando fummo chiamati a risollevare il centrosinistra in una fase di crisi», invece «quest’anno con la coalizione due più uno», centrosinistra e M5S, «abbiamo la capacità di unire. La lista Abruzzo insieme vuole testimoniare questa capacità di unire» attorno «un candidato presidente di grande valore, quindi dobbiamo crederci».
Cianci prende la parola e lancia una serie di critiche al governo regionale di centrodestra: «Voi non potete immaginare quale carenza ci sia di personale, ad esempio nei consultori di Vasto e San Salvo». «Siamo per la sanità pubblica. Ci hanno dato le cliniche private e chiuso i presidi ospedalieri». «Noi vogliamo una Regione che sia un modello di sostenibilità. Loro ci hanno rubato ettari ed ettari della Riserva naturale del Borsacchio». Promette «sostegni economici concreti per quegli studenti che hanno problematiche economiche. Noi vogliamo l’uguaglianza mentre loro ci danno come risposta solo la discriminazione». L’appello agli elettori: «Abruzzo Insieme è l’unica lista che può portare in Regione una rappresentanza della nostra città. Non abbiamo visto neanche un amministratore regionale scendere in piazza per le lavoratrici e i lavoratori».