La Aran 1 srl di Roma ha presentato nei giorni scorsi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica un progetto per produrre 53,69 Mw grazie a un impianto fotovoltaico da realizzare in territorio di Furci. L’impianto sarebbe tra i più grandi realizzati in zona per produrre energia dal sole. L’area individuata è sui pendii collinari di contrada Le Morge, a circa nove chilometri dal centro abitato di Furci e al confine con il territorio di Cupello, per un totale di 66 ettari.
Questi terreni attualmente hanno una destinazione agricola. Il progetto prevede l’installazione di 82.610 moduli fotovoltaici ed esaminando i documenti si può notare come l’area individuata sia sovrapposta a quella che dovrebbe ospitare gli impianti di un altro progetto. Parliamo del parco eolico “Abruzzo” che nello stesso punto destinato all’installazione dei pannelli fotovoltaici prevede la torre eolica AB04, una delle due di Furci [LEGGI]. Circostanza, questa, che testimonia ancora una volta quanto sta accadendo dall‘inizio del conflitto tra Russia e Ucraina che ha fatto emergere la necessita di una maggiore indipendenza energetica: la presentazione di decine di progetti spesso nelle medesime aree (come già accaduto per l’eolico e il fotovoltaico off-shore tra Ortona e Vasto).
Per un migliore inserimento ambientale dell’impianto che ha una vita stimata di 25 anni, è previsto una «scelta del colore delle componenti principali dell’impianto con accorgimenti per evitare effetti di riflessione della luce da parte delle superfici metalliche»; sono previste, inoltre, la piantumazione di filari di alberi lungo il perimetro e l’installazione di 14 posatoi per uccelli.
Tra le “curiosità” rilevate da Augusto De Sanctis (Forum H2O), l’inserimento nello studio di impatto ambientale di specie animali mai viste tra le colline furcesi come avvoltoi e fratino. Oltre a individuare in un impianto agrivoltaico una soluzione meno impattante per i terreni agricoli, De Sancits stigmatizza lo studio evidentemente lacunoso su alcuni aspetti.
Il termine per la presentazione delle osservazioni è il 25 marzo 2024.