«Per non dimenticare. La Memoria attraverso gli occhi dei ragazzi»

Dall’Istituto tecnico economico Giuseppe Spataro di Gissi e Casalbordino riceviamo e pubblichiamo.

Il 27 gennaio gli studenti dell’ITE di Gissi e Casalbordino hanno celebrato la Giornata della memoria, in ricordo dello sterminio degli ebrei e di tante altre persone ritenute “indesiderabili” da parte del regime nazista durante la seconda guerra mondiale.  Nel 1945, proprio il 27 gennaio – ricorda il nostro presidente Sergio Mattarella – Auschwitz ha spalancato “i suoi cancelli” su “un orrore assoluto, senza precedenti”. Quella odierna è stata una preziosa occasione per ricordare le vittime della Shoah, ma anche per riflettere sui pericoli dell’odio e dell’intolleranza.

La mattinata ha visto i ragazzi particolarmente coinvolti nella visione del film “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”, realizzato dalla regista Caroline Link e tratto dal romanzo di Judith Kerr. Un racconto toccante e commovente sulla fuga di una famiglia ebrea dalla Germania nazista, una storia di coraggio, speranza e resilienza. Il coniglio rosa è un simbolo dell’infanzia di Anna e della sua identità ebraica. Quando Hitler lo “ruba”, Anna perde una parte di sé.  Il titolo del film è un’espressione metaforica che indica la perdita dell’innocenza e della felicità da parte dei bambini ebrei che furono costretti a fuggire dalla Germania nazista. Una storia coinvolgente e realistica, un film che ha toccato il cuore, un importante atto di testimonianza, che ricorda l’orrore dell’Olocausto e la necessità di combattere contro l’intolleranza e il razzismo.

Dopo la visione del film molte le riflessioni, le letture e i canti in cui è emersa “La Memoria attraverso gli occhi dei ragazzi”. Studenti e studentesse hanno letto alcune poesie dei bambini del ghetto di Terezin, brani estratti da vari racconti, poesie in italiano e in lingua inglese e francese.

Un crescendo di emozioni significative nell’ascolto dei   racconti degli studenti dell’ITE che, in occasione della mobilità Erasmus in Polonia, hanno visitato Auschwitz. Nei loro ricordi sensazioni ed emozioni forti per ciò che hanno visto, rese ancora più vive dalle fotografie scattate da loro stessi e conservate gelosamente. Altrettanto commovente il ricordo di Gino Bartali, un uomo di grande umanità e generosità che, durante l’occupazione nazista dell’Italia, si impegnò attivamente per aiutare gli ebrei, un esempio di come anche un piccolo gesto di gentilezza e coraggio possa fare la differenza. È una storia che insegna che è sempre importante lottare per la giustizia e la libertà, anche nei momenti più difficili.

La dirigente scolastica, dottoressa Aida Marrone ha ricordato la partecipazione delle attuali classi quinte alla laurea honoris causa a Liliana Segre, presso l’Università G. d’Annunzio, ed inoltre ha invitato i ragazzi a una riflessione profonda sull’importanza di non dimenticare il male che può causare la prevaricazione, poiché siamo tutti uguali, pur nelle nostre bellissime diversità, non esistono le razze.

La mattinata si è conclusa cantando tutti insieme “What will become of all the Memories” di Sara Diamond, con l’impegno a costruire un mondo più giusto e tollerante, imparando dagli errori del passato per costruire un futuro di pace, un mondo migliore, libero dall’odio e dalla discriminazione. 

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