Grande dolore a Vasto per la scomparsa del dottor Ugo Aloè, ex responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale “San Pio” di Vasto. Aloè aveva 66 anni, si è spento nel pomeriggio di oggi 26 gennaio nel reparto di Cardiologia del nosocomio che per tanti anni lo ha visto al lavoro con dedizione e serietà.
Aloè, oltre ai motivi professionali, è ricordato per la sua strenua battaglia a favore della sala emodinamica a Vasto, fu tra i fondatori del comitato. Proprio lui toccò personalmente le conseguenze di un infarto e ripercorreva quell’episodio nelle varie occasioni pubbliche del comitato: fu colpito da un arresto cardiaco a pochi metri dall’ospedale vastese ed entrò nella prima sala emodinamica disponibile dopo circa 7 ore.
Una lotta, quella per maggiori servizi e specializzazioni a Vasto, condotta anche insieme alla grande amica e collega Maria Amato che in questa triste giornata lo ricorda con affetto: «Amico, collega di cui ho conosciuto sicurezza e ironia, fragilità e dolore. Ci hanno legato anni di lavoro gomito a gomito per l’emergenza, con rispetto, con affetto. Il mondo della medicina sportiva e i muscoli dei calciatori di cui mi insegnato ad affrontare il mistero dell’ecografia. E quella specie di nodo che ci ha tenuto insieme dalla notte del 2008 e nei giorni successivi in cui l’idea che il suo cuore si fermasse aveva lasciato tutti attoniti, col fiato sospeso. Ci ha sempre unito il cuore anche nel nostro impegno insieme per la emodinamica, la nostra utopia. Il cuore e la capacità di dirci negli anni che ci volevamo bene, come nelle amicizie più solide in cui il filo non si spezza. Abbiamo continuato a raccontarci la vita, il lavoro, i suoi affetti in lunghe telefonate a volte con l’affanno del suo cuore affaticato nella voce. Qualche volta arrabbiato ma il più delle volte ancora capace di leggerezza, parlando di Vasto, di mare e lui di calcio. Parlava delle sue figlie e sapevo che stava sorridendo, è sempre stato così, le sue figlie la sua gioia. Non è facile lasciarlo andare, ma il tempo di alleggerire il suo fardello di dolore è arrivato. Vai oltre la morte, Ugo col passo leggero e con lo sguardo sereno come se andassi verso il mare. Ti tengo nel cuore».