Si attendeva il comunicato da parte del giudice sportivo per conoscere l’entità delle “punizioni” dopo il grave episodio, accaduto, domenica 21 gennaio, nel finale di match tra Treglio e Calcio Torrevecchia, valevole per il 12° turno della Terza Categoria (girone Chieti).
Nei giorni scorsi si sono letti i comunicati stampa delle due società ma, nel pomeriggio di oggi sono arrivate le pesanti sanzioni, tutte all’indirizzo del Treglio e in particolare di un suo tesserato. L’episodio che farà ancora discutere è l’atteggiamento, assolutamente da condannare, che ha visto protagonista, suo malgrado il sedicenne arbitro lancianese. «Al minuto 44 del 2 tempo – si legge nelle decisioni del giudice sportivo, sul comunicato della Lnd – sul risultato di 3 a 3, l’allenatore Russo Pierluigi, della Società Treglio, dopo essere stato espulso per aver rivolto gravi offese all’arbitro, colpiva quest’ultimo mentre era chinato per raccogliere il cartellino cadutogli involontariamente, con una ginocchiata sul volto all’altezza dello zigomo, provocandogli forte dolore e facendolo cadere a terra.
In conseguenza del colpo subito, l’arbitro decideva di sospendere definitivamente la gara, non trovandosi più nelle condizioni psicofisiche per portarla a termine».
Una condotta violenta, non tollerabile e assolutamente da condannare con il giovanissimo fischietto di Lanciano rimasto scosso anche nelle ore successive nonostante i tanti messaggi di solidarietà arrivati in questi giorni.
La mano pesante del giudice sportivo si è abbattuta soprattutto sull’allenatore del Treglio «Russo Pierluigi squalificato fino al 31.12.2026». A conti fatti quasi tre anni, per l’esattezza 35 mesi. È arrivata la sconfitta a tavolino (0-3) per il Treglio punito anche con 150 euro di ammenda «a titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento del proprio allenatore».