«Un paese che vuole sentirsi di nuovo giovane», il “caso” di San Giovanni Lipioni sul New York Times

Il caso di San Giovanni Lipioni finisce sul New York Times, lo storico quotidiano statunitense, probabilmente il più prestigioso al mondo. An Italian Town Full of the Elderly Wants to Feel Young Again, Un paese di anziani vuole sentirsi di nuovo giovane, è il titolo del reportage firmato da Jason Horowitz, capo della redazione di Roma del New York Times, che, insieme al fotografo Gianni Cipriano ha raggiunto il paese durante il periodo natalizio.

Il motivo della notorietà di San Giovanni Lipioni – 135 abitanti al 31 dicembre 2022 – è lo stesso che aveva portato il centro dell’Alto Vastese sulle pagine del Corriere della Sera nei mesi scorsi [LEGGI], il primato del Comune abruzzese, l’età media più alta in Italia («e uno dei più anziani al mondo», aggiunge il quotidiano americano): 66,1 anni. Tale primato è stato perso di recente con i dati del nuovo censimento, il paesino abruzzese è scivolato al quinto posto e in testa alla classifica ora c’è Ribordone, in provincia di Torino, con 65,5 anni.

Così, Horowitz intraprende un viaggio alla scoperta di San Giovanni percorrendone la storia recente, le tradizioni (ad esempio il Majo, LA TRADIZIONE, I PREPARATIVI), e le stradine del centro, tra case in vendita, visitando i principali luoghi di aggregazione rimasti – la chiesa nella quale si stava svolgendo il concerto di Natale, il Comune, il bar «dove si gioca a Tressette», la farmacia, il negozio di alimentari in chiusura, il Museo della cultura contadina – raccogliendo le testimonianze di chi vive da sempre in paese (come il sindaco Nicola Rossi), di chi vi è arrivato di recente e di chi, suo malgrado, probabilmente sarà costretto ad andare via.

La tradizione del Majo del primo maggio

Nella visita in Comune il giornalista statunitense ha modo di visionare il registro nascite: un solo nuovo arrivato nel 2022, «nel 1950 il paese ne registrò 30», durante il giro ha modo di incontrare anche un rappresentante della cooperativa di comunità che sta eseguendo i lavori per trasformare il bar in una trattoria con camere a disposizione, un tentativo di rilanciare il paese.
Il racconto si conclude con l’amaro sfogo di Giovanni Grosso, titolare dell’unico negozio, in chiusura, «Se provi a restare e investire, perdi».

La rinnovata fama di San Giovanni Lipioni racconta ancora una volta non solo le difficoltà di chi resta, ma anche la volontà di non cedere a un destino che sembra già scritto. L’auspicio è che anche grazie a importanti e prestigiose testimonianze come questa gli enti sovracomunali adottino provvedimenti per frenare lo spopolamento delle aree interne.

Leggi l’articolo del New York Times

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