«Il diniego da parte del Comune di Cupello al rimborso viaggi per le terapie in favore di quattro famiglie con figli disabili dimostra, qualora ce ne sia ancora bisogno, il pieno disinteresse dell’amministrazione comunale verso le fragilità e le disabilità». Lo affermano i consiglieri comunali di Officina Cupello dopo il bootta e risposta tra Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, e la sindaca, Graziana Di Florio.
«A peggiorare le situazione – scrivono in una nota Camillo D’Amico e Roberta Boschetti – la supponente risposta del sindaco che, invece di ammettere l’errore e porvi rimedio, ha preferito reagire attaccando l’associazione Asperger Abruzzo che legittimamente denunciava i ritardi nell’erogazione dei rimborsi. Un atteggiamento che evidenzia nient’altro che il fallimento di un modo di amministrare votato all’improvvisazione e alla mancanza di empatia, che non riconosce i diritti e la loro dignità. Ci sorprende che per l’ennesima volta il sindaco l’abbia presa sul personale».
«A noi – commentano Boschetti e D’Amico – sembra che l’associazione sia stata costretta a ricorrere alla pubblica denuncia solo a causa dell’inerzia dell’amministrazione comunale, incapace di tener fede alla promessa data e di fornire una risposta alle famiglie interessate. Nel campo della fragilità, lasciare l’altro al suo destino vuol significare abbandonarlo alla deriva. Queste realtà associative, fatte di donne e uomini laboriosi, cercano come meglio possono di dare conforto al bisogno di tante persone e, allo stesso momento, un servizio che le possa accompagnare nel loro percorso di vita. Meritano ascolto e sostegno, e non certo infondate accuse di strumentalizzazione. Alla luce di questo, monitoreremo affinché queste ennesime promesse fatte dal sindaco in data odierna non rimangano solo parole, così come accaduto finora, ma si trasformino in atti concreti».