«Non vi faccio promesse banali. Vi offro solo quello di più prezioso che ho: il mio tempo». Davanti alla platea gremita Francesco Prospero avvia ufficialmente la sua campagna elettorale per le regionali del 10 marzo, che lo vedono candidato al Consiglio regionale nella lista di Fratelli d’Italia. A sostenere il consigliere comunale di Vasto arrivano il presidente della Regione, Marco Marsilio, che corre per il secondo mandato, e il senatore Etelwardo Sigismondi. «È un governo regionale che merita la riconferma. L’Abruzzo merita la continuità amministrativa», afferma Prospero. «Ritengo, però, che qualcosa in più si possa fare e voglio impegnarmi, ad esempio nella sanità. La Regione ha implementato gli organici di Oss (operatori socio sanitari, n.d.r.) e infermieri, sui medici dobbiamo fare di più. Il nuovo ospedale migliorerà l’offerta sanitaria».
«La vittoria è nell’aria», scandisce Piernicola Carlesi, coordinatore cittadino di FdI. «Dopo le regionali ci saranno le comunali di Vasto».
«Marsilio – sottolinea Sigismondi – è l’unico presidente che ha visitato tutti i 305 comuni abruzzesi». «Menna punta sempre il dito contro il presidente. Marsilio, Marsilio, Marsilio… evidentemente c’è un sindaco che non sa risolvere i problemi e vuole che li risolva Marsilio. E li stiamo risolvendo. Lavoreremo per il Comune di Vasto, per mandare a casa questa classe dirigente di persone sfaticate».
Poi è la volta dei sindaci di Monteodorisio, Catia Di Fabio («per qualsiasi bisogno del Comuni, Francesco Prospero c’era. È uno di noi»); Borrello, Luca Armando; Castelguidone, Antonio Di Paolo («Francesco rappresenta la capacità di dialogare con le amministrazioni»); Roccaspinalveti, Claudia Fiore («questo governo regionale ha avuto il merito di capire che le aree interne hanno una loro identità») e Umberto Di Primio, ex sindaco di Chieti: «Dobbiamo affidare il nostro futuro a chi lo curerà. Non ci dimentichiamo di quella che era la regione trovata da Marsilio».
«Sono un abruzzese di ritorno»: il governatore rivendica di aver fatto «per l’Abruzzo più cose di vent’anni di chiacchiere di quelli che fanno gli abruzzesi». «Per trent’anni l’Abruzzo ha fatto una grande strada, poi si è fermato». Parla del nuovo ospedale, per cui Regione, Asl e Comune hanno firmato la scorsa settimana l’accordo di programma che porterà all’appalto, mentre al porto di Punta Penna «sono già iniziati i lavori sulla banchina» e «nella finanziaria del governo c’è una misura per il porto di Vasto, a cui sarà destinato un finanziamento da 25 milioni. Perché – chiede – a Vasto qualcuno si dovrebbe candidare contro il sottoscritto, se non per pregiudizio ideologico dopo 20-30 anni di nulla cosmico e di declino?».