Assolta la direttrice del carcere di Vasto, Giuseppina Ruggero. Non ha commesso il reato di omicidio colposo Rinviato a giudizio, con la stessa ipotesi di reato, l’assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria Antonio Caiazza. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, riguardo al caso Sabatino Trotta, il dirigente medico della Asl di Pescara morto suicida nell’istituto di pena di contrada Torre Sinello dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su una gara da oltre 11 milioni di euro indetta dall’azienda sanitaria per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extraospedaliere.
Il 21 dicembre, al termine della sua requisitoria, la pubblica accusa, rappresentata dalla sostituta procuratrice Silvia Di Nunzio, aveva chiesto l’assoluzione per la direttrice, che aveva scelto il rito abbreviato, e il rinvio a giudizio l’agente, addetto alla sorveglianza detenuti. Richieste accolte oggi dal giudice. «Sapevamo di dover affrontare il processo», commenta l’avvocato Marisa Berarducci, che difende Caiazza. «Lo affrontiamo serenamente nella consapevolezza che il mio assistito non ha commesso nessuna violazione. Il processo con istruttoria completa è il luogo ideale per dimostrare la sua innocenza».