Un’ora di assemblea in tutte le fabbriche d’Abruzzo per richiamare l’attenzione dei lavoratori sulla sicurezza. A chiederlo è la Uilm Abruzzo che interviene dopo la morte nella mattinata di ieri di Roberto Caporale, operaio con contratto di somministrazione della Proma spa di Atessa, azienda dell’indotto automotive.
«Nel 2022, fonte Inail, ci sono state 23 morti sul lavoro; nel 2023 sono drammaticamente salite a 30 – dice Nicola Manzi, coordinatore generale Uilm Abruzzo – Non è più possibile restare inermi di fronte a questi dati e le parole, seppure di cordoglio, di vicinanza e di solidarietà alle famiglie colpite da queste tragedie, non bastano più. È necessario trovare tutti gli strumenti per costringere le aziende ad applicare le norme in materia di sicurezza. Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro è uno dei più efficaci e all’avanguardia del mondo e recepisce numerose direttive europee, il problema è la sua applicazione e diffusione nelle fabbriche, siano esse capannoni con poche decine di operai oppure multinazionali come nel caso di molte aziende metalmeccaniche della Val di Sangro e della Proma spa. I lavoratori devono essere messi costantemente al corrente delle norme pratiche da applicare in fabbrica relative alla loro salute e sicurezza. L’ignoranza delle regole o la loro non applicazione è un’urgenza alla quale dobbiamo mettere fine».
«Per questa ragione – conclude Manzi – facciamo appello a tutte le rsu e rls delle fabbriche d’Abruzzo per indire un’ora di assemblea specifica, al fine di richiamare all’attenzione dei lavoratori il problema della sicurezza sul lavoro e ribadire che la priorità deve restare sempre e per tutti la salute e la sicurezza dei lavoratori».
Il profitto NON deve essere messo davanti alla qualità del lavoro o alla sicurezza. MAI. per nessuna ragione.
FORMAZIONE. continua. SEMPRE.