Capienza da 800 persone (di cui 180 ultras), nuovi ingressi e una continuità al passato grazie a una copertura in acciaio con uno sbalzo di 14 metri dal peso di 140 tonnellate. Il Comune incassa l’ok dal Coni all’abbattimento degli interessi e svela il progetto dello stadio che verrà.
Dopo l’ok dal Coni la sindaca Emanuela De Nicolis esulta per un cantiere che potrebbe sbloccarsi nel prossimo futuro: «La notizia dell’accoglimento della richiesta di abbattimento degli interessi è molto importante, parliamo di oltre un milione di euro». Il consiglio comunale, a novembre, ha votato all’unanimità la richiesta di un mutuo da 3 milioni di euro dal Credito sportivo per la realizzazione del progetto: questo mira a riaprire la struttura chiusa dal 2020 che da sempre ha rappresentato un simbolo nelle tappe più importanti toccate dalla prima squadra cittadina [GUARDA IL SERVIZIO].
«Ringrazio i consiglieri che hanno appoggiato la decisione – ha detto la prima cittadina – È stata una mossa coraggiosa perché abbiamo scelto di non limitarci al solo rifacimento della tribuna coperta, ma di sposare un’idea più ambiziosa. Lo stadio è il simbolo e il cuore di una città, per questo la nostra amministrazione ha deciso con coraggio di investire su un’opera strategica a livello sportivo, sociale e anche turistico per tutti gli eventi collaterali che potremo realizzare».
L’ambizione è la nascita di una cittadella dello sport per la quale il progetto si estende anche a tribuna ospiti (che resterà scoperta) e agli spazi comunali retrostanti che avranno altri campi e servizi. Questi ultimi interventi saranno parte di un secondo step, per ora si procederà al rifacimento della tribuna coperta demolita mesi fa e di tutta l’area circostante.
Chiamato a illustrare i dettagli l’architetto Agostino Monteferrante della Newark Engineering – presenti in aula anche Antonio Pantalone e Andrea Di Iorio – che non ha nascosto la complessità della progettazione: «È una sfida che ci ha messo in seria difficoltà trattandosi in una struttura all’interno di un centro urbano e ottenere tutti i pareri positivi non è stato affatto facile. Abbiamo osato un po’ sulle forme architettoniche».
Tra le peculiarità sottolineate dall’architetto: 600 posti a sedere più 180 in due curve (90 e 90) destinate agli ultras (dettaglio frutto dell’interlocuzione con la tifoseria), bar e ristoranti nella parte anteriore. La copertura sarà in acciaio e con un aggetto di 14 metri – dal peso complessivo di 140 tonnellate – intende tracciare una continuità con le forme innovative (per l’epoca) della precedente struttura.
Presenti per l’occasione anche alcuni membri della giunta, del consiglio comunale e il presidente del San Salvo, Gianluca Ciavatta, e Oreste Garzia dello Sporting San Salvo. «Continuiamo ad investire sulla città, perché crediamo nelle sue immense capacità – ha concluso il presidente del consiglio comunale Tiziana Magnacca – abbiamo voluto una struttura che desse risposte a quanti nello sport e nel suo valore sociale credono».
Tempi? Massimo due anni la stima del dirigente dei Lavori pubblici Franco Masciulli.