In Abruzzo e in provincia di Chieti la raccolta differenziata in lieve calo, il rapporto Ispra

Raccolta differenziata leggermente in calo in Abruzzo. A evidenziarlo sono i dati dell’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – nel Rapporto Rifiuti Urbani 2023. I numeri presi in esame sono quelli del 2022.

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L’obiettivo del 65% di differenziazione, fissato nel 2012, resta ancora da raggiungere. La nostra regione passa infatti dal 64,6% del 2021 al 64,5% del 2022. Dando uno sguardo alla graduatoria nazionale l’Abruzzo – d0po quattro anni di crescita – è una delle poche in “recessione”, un dato in calo infatti si registra anche per il Molise (dal 58.8% al 58,4%) e Friuli Venezia Giulia (dal 67,9% al 67,5%).
Resta invariato, rispetto al 2021, il dato del Veneto, migliore regione per quota di rifiuti differenziati: 76,2%. Ottime performance anche per Sardegna (75,9%), Trentino Alto-Adige (74,7%), Emilia Romagna (74%) e Marche (72%).

I dati delle regioni (Fonte: Ispra)

Scendendo nel dettaglio provinciale, il calo si riscontra nei dati delle province di Teramo (dal 66,8% al 66,1%) e Chieti. In quest’ultimo caso però si evidenzia come la provincia teatina sia da tempo quella con la quota più alta di raccolta differenziata (il 70% è stato superato già nel 2019 con il 72,5%): 74,3% nel 2022, in lieve discesa rispetto al 2021 (74,6%). La provincia di Pescara sale dal 53,3% del 2021 al 53,8% del 2022, quella dell’Aquila dal 62,1% al 62,3%.

I dati delle province (Fonte: Ispra)

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