Scuolabus, aumentano le tariffe. Genitori protestano: «Rincari fino al doppio»

Costerà di più mandare a scuola i figli usufruendo dei pulmini del Comune di Vasto. La Giunta comunale, nella seduta del 7 gennaio, ha deliberato le tariffe dei servizi a domanda individuale. Nel servizio scuolabus non solo una rimodulazione delle fasce di reddito, ma anche aumenti che, per la fascia più alta (oltre 24mila euro, calcolati in base all’Isee), significheranno il raddoppio della cifra mensile a carico delle famiglie.

Quest’anno sparirà l’esenzione: fino al 2023, era prevista per i redditi fino a 4mila euro, dal 2024 la tariffa sarà di 20 euro al mese per andata e ritorno. Da 4001 a 12mila euro si pagheranno 50 euro, mentre da 12001 a 24mila euro di reddito l’importo sarà di 60 euro. Infine, per i redditi superiori ai 24mila euro, la cifra da sborsare sarà di 80 euro al mese. Fino allo scorso anno, oltre all’esenzione per i redditi più bassi, si pagavano 20 euro per la fascia da 4001 a 10mila euro; 30 euro per i redditi da 10001 a 14mila euro e, infine, 40 euro mensili per i redditi Isee superiori ai 14mila euro. Confermate, invece, le riduzioni del 30 per cento per il secondo figlio e del 50 per il terzo. Alcuni genitori sono andati proprio oggi in municipio a chiedere spiegazioni.

«Il costo di questo servizio aumentato fino al doppio. Vogliamo capire perché», dice a Chiaro Quotidiano una mamma. «Dopo aver pagato la mensilità di gennaio, tramite una conoscente ho saputo di questi aumenti, che poi ho visionato sul sito Internet del Comune, ma a noi non è arrivata nessuna comunicazione, eppure i dati dei genitori, i nostri indirizzi email e i nostri numeri di telefono, sono registrati. Quindi avrebbero potuto e dovuto mandare una comunicazione. Avendo pagato in base alla tariffa precedente, questo mese potrò usufruire solo di una corsa al giorno, andata o ritorno».

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