Il 2023 si è chiuso con l’approvazione da parte del dipartimento Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione dei piani di assestamento del cinghiale presentati dai vari Ambiti Territoriali di Caccia (Atc). Dai documenti emergono soprattutto due dati: da una parte la provincia di Chieti si conferma la più colpita dalla massiccia presenza degli ungulati, dall’altra il dato parziale – seppur il più alto in regione – perché l’Atc Vastese non ha presentato il proprio piano.
Questo vuol dire che la caccia di selezione nel Vastese non inizierà, almeno per ora, nonostante questo territorio presenti una delle concentrazioni più alte di esemplari. Secondo la mancata presentazione del piano asseconderebbe una certa “diffidenza nei confronti” della caccia di selezione”.
A testimonianza della grande presenza di ungulati nel Vastese, negli anni scorsi, è arrivato anche il report della Asl che in uno studio condotto tra il 2016 e il 2019 qui ha censito il numero di gran lunga più alto di cinghiali morti in incidenti con le auto in provincia: 314.
I piani approvati prevedono l’abbattimento di ben 1.193 capi nell’ambito Chietino-Lancianese da effettuare dal 1 gennaio al 30 settembre 2024. Come si può leggere nelle indicazioni del dipartimento, la caccia di selezione è da svolgere «da un’ora prima del sorgere del sole fino alle 24:00, facendo ricorso ad opportuni strumenti per la visione (visori notturni, p.e. intensificatori di luminosità, termografia ad infrarossi) in assenza di luce, al fine di massimizzare l’efficienza e la selettività del prelievo e garantire la sicurezza del tiro» e in riferimento a «a tutte le classi di età in entrambi i sessi, senza soluzione di continuità per tutto il predetto periodo».
In totale, tra i vari ambiti, ci sono 3.419 cinghiali da abbattere. Come detto, il numero è parziale perché non è stato presentato il piano per il Vastese e quello dell’Atc di Pescara è in fase di istruttoria.