Virtus Cupello: salvezza vicina ma fine di 2023 troppo soft. Serve la marcia di settembre e ottobre

La Virtus Cupello, numeri alla mano, è a una quindicina di punti dal raggiungere l’obiettivo della salvezza diretta. Con sedici giornate ancora a disposizione non ci saranno problemi ma dopo aver corso, e tanto, tra settembre e ottobre, i rossoblù, hanno rallentato negli ultimi due mesi del 2023.

L’istantanea che apre il 2024 presenta una classifica che recita uno splendido 6° posto a quota 27 a soli 5 punti dalla quarta piazza ma, visto il cammino di Teramo e Giulianova appare difficile che possano disputarsi a fine stagione i playoff. Meglio quindi guardarsi le spalle con la zona bollente lontana sette punti potendo però guardare ai prossimi mesi della stagione con grande serenità.

Mister Zeytulaev con l’intera dirigenza della Virtus Cupello

Dovendo però tornare ai livelli di settembre e ottobre quando, nei primi 10 turni sono arrivati 18 punti (1.8 di media) e 4 “clean sheet”. Da novembre fino all’ultima del 2023 i numeri sono cambiati con i soli 9 punti conquistati in 8 giornate (1.12 a partita) subendo in tutte le occasioni almeno un gol. Con nove elementi differenti a segno, guidati da Stivaletta miglior marcatore con 7 centri, l’attacco grazie alle 34 reti è il terzo più prolifico del campionato ma le 35 reti subite fanno rima con terza difesa più perforata in Eccellenza.

Cristian Stivaletta guida il terzo attacco dell’Eccellenza

Avendo la salvezza parecchio a portata di mano come si può stimolare il gruppo? Puntando sul record della storia dei rossoblù in Eccellenza da superare già in questa stagione. Reggono i 44 punti (e 9° posto) della stagione 2016/2017 con i cupellesi allora guidati in panchina da Peppino Di Francesco, oggi direttore tecnico. A conti fatti servono 18 punti per superare quel primato e regalare ai ragazzi di mister Ilyas Zeytulaev in primis la salvezza diretta e poi il primato storico della storia sessantennale della Virtus.

Il portiere classe 2004 Di Cencio

Durante il mercato dicembrino c’è stato il ritorno di Zaccardi (in campo lo rivedremo tra un mese, almeno) e le uscite di Colitto, Luongo e Paccagnan. Nessun movimento eclatante in entrata confermando in blocco lo zoccolo duro a cui, sin da inizio stagione il tecnico uzbeko si è affidato dando subito la sua impronta. Ora bisogna accendere il 2024 nel migliore dei modi, gennaio si aprirà con tre sfide toste contro Spoltore, Castelnuovo Vomano e Pontevomano. Per salvezza e record di sempre la Virtus Cupello ha più di una motivo per tornare in campo con gli occhi della tigre pronta ad azzannare tutti gli avversari.

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