«Quest’anno è stato un anno di assunzioni, il prossimo sarà un anno di assunzioni». Lo annuncia il sindaco di Vasto, Francesco Menna, nel discorso ai dipendenti comunali sullo stato finanziario del Comune e sulle opere da realizzare nel 2024. Nell’aula consiliare Vennitti il primo cittadino ha riunito dirigenti, impiegati e operai per i consueti auguri di Natale.
Un piano di rientro da 18 milioni 630mila euro, quello che il Comune sta affrontando in base al «piano di ammortamento 2019», dopo che «la riforma contabile ci ha messo le briglie», ma «ministero e Corte dei Conti hanno certificato che non ci sono irregolarità, quindi il bilancio non è falso» e «non siamo in predissesto, né in dissesto».
«Nel 1993 il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini, Tagliente, trovò un debito pazzesco. Pietrocola dovette sottoscrivere i Boc, Lapenna un altro mutuo per pagare rifiuti, stipendi e servizi sociali. Io dovetti sottoscrivere un prestito dal fondo Fal per la liquidazione dei debiti correnti». Il risanamento passa per «l’incremento della capacità di riscossione», mentre «a regime 750mila euro l’anno dalle piattaforme petrolifere», ma il Comune deve anche «accantonare circa un milione di euro l’anno sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Nel 2026 scadranno anche i Boc, quindi saliremo a un milione 200mila euro». Altri fondi arriveranno «dalle alienazioni immobiliari» di mattatoio, loculi e cappelle cimiteriali.
I 300.000euro e passa dovuti dalla precedente ditta per la riscossione dei parcheggi che fine hanno fatto? Scommetto che non saranno mai pagati.