Completamento teatro, «Il centrodestra ha finalmente cambiato idea dopo aver gettato fango»

Dopo l’annuncio dell’avvio del cantiere del teatro comunale di San Salvo, Gabriele Marchese si toglie qualche sassolino dalle scarpe. L’opera, una delle incompiute sansalvesi, ha iniziato a prendere forma durante il suo secondo mandato. Il progetto fu presentato nel 2006 con i lavori che inizieranno un paio di anni dopo.

L’ex sindaco Gabriele Marchese

«In questi giorni abbiamo appreso dell’inizio dei lavori per il completamento della sala polivalente (teatro) del comune di San Salvo – scrive l’ex sindaco in una nota – Una buona notizia che arriva dopo tanti anni che la struttura è rimasta abbandonata al proprio destino. Prendo atto positivamente che dopo averlo osteggiato e deriso in ogni maniera e averne fatto terreno di scontro politico nel corso di questi anni si va verso il suo completamento. Ricorderete i tanti aggettivi adoperati per denigrarlo, monumento allo spreco, ammasso di ferro arrugginito ecc. ecc. Ebbene sì, il centrodestra sansalvese ha cambiato opinione, così come è avvenuto per il porto turistico (dicevano che volevano un porto vero) ora è un fiore all’occhiello per lo sviluppo turistico della nostra città».

«Anche per il nuovo lungomare hanno utilizzato il progetto redatto dalla mia amministrazione cambiandone i connotati che lo caratterizzavano – continua – Adesso, il teatro nelle loro dichiarazioni pubbliche è diventato luogo di produzione di cultura e di crescita della città (sic.). Hanno impiegato tempo ma alla fine ci sono arrivati, meglio tardi che mai. A chi ha buttato tanto di quel fango vorrei ricordare che quello che tutti chiamano teatro, la stessa è una struttura polivalente da 350 posti con tribuna retrattile adattabile a qualsiasi esigenza: una rappresentazione teatrale, un concerto o qualsiasi altro tipo di spettacolo o evento». 

«La struttura è nata sulla base di un forte richiesta dei cittadini e dall’esigenza che San Salvo non aveva una sala per svolgere manifestazioni alla quale potessero partecipare oltre cento persone. In fase di progettazione abbiamo aggiunto anche la sala registrazione e incisioni vista la grande presenza di musicisti e appassionati di musica nella nostra città. A chi parla di sperpero vorrei ricordare che per realizzarlo sono stati usati i soldi della vendita dei terreni del Bosco Motticce e in gran parte contributi esterni».

«Ora, dopo il completamento dell’intera struttura la sfida sarà sulla sua gestione, l’augurio è che oltre a soddisfare le esigenze locali venga collocato all’interno di un circuito nazionale capace di portare a San Salvo artisti e spettacoli di grande qualità. A coloro che hanno denigrato questo luogo di “Produzione culturale” dico che il tempo è sempre galantuomo e che la coerenza nella vita continua ad essere un valore, lo è ancor di più per coloro che vogliono amministrare la cosa pubblica».

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