«L’ospedale di Vasto-San Salvo si farà, c’è solo un sindaco che sta cercando di rallentare»

«L’ospedale di Vasto-San Salvo si-fa-rà». Il senatore e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, scandisce le sillabe per sottolinearlo. L’occasione per iniziare a riportare nel dibattito politico-elettorale – come prevedibile in vista del 10 marzo 2024, data delle elezioni regionali – è stata l’apertura della sede elettorale di Tiziana Magnacca.

Sigismondi e Magnacca

Sigismondi prende la parola dopo la sindaca Emanuela De Nicolis e prima della padrona di casa. Dopo aver parlato di «Regione lasciata da D’Alfonso piena di promesse non mantenute» aggiunge: «Marco Marsilio ha dato concretezza a questa Regione. Si parla tanto di sanità, siamo riusciti a sbloccare i finanziamenti. L’ospedale di Vasto-San Salvo si farà perché abbiamo firmato tutti i protocolli, perché siamo riusciti a sbloccare i finanziamenti e c’è soltanto qualcuno, magari un sindaco del comune vicino che sta cercando di rallentare perché non c’era mai riuscito lui. Soltanto con l’arrivo di Marsilio riusciremo a realizzare l’ospedale di Vasto e gli altri».

Il terreno di contrada Pozzitello

Il riferimento neanche troppo velato è al primo cittadino Francesco Menna e probabilmente alle scintille con la Asl Lanciano Vasto Chieti sull’incombenza delle opere di urbanizzazione di località Pozzitello e i frequenti aspri botta e risposta con Thomas Schael.
Il direttore generale dell’azienda sanitaria in un’intervista a Chiaro Quotidiano [GUARDA] ha detto che a fine novembre ci sarebbe stato il progetto definitivo e che la nuova struttura richiederebbe cinque anni di lavori. Intanto, a ottobre, sul terreno al confine tra le due città è comparso un primo macchinario per indagini tecniche [GUARDA].

Domani 12 dicembre, il consiglio regionale è chiamato a dare il via libera alla legge di riordino della rete ospedaliera. La seduta si annuncia caldissima con i gruppi di opposizione che hanno già dichiarato di essere pronti ad abbandonare l’aula se la maggioranza userà la cosiddetta ghigliottina per soprassedere sui 60 emendamenti presentati. Certo è che nei prossimi mesi il nuovo ospedale non mancherà (quantomeno) nel dibattito pubblico.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *