Non divisioni sui temi, ma problemi di personalismo. Ad aggiungere un tassello nelle vicende politiche di Officina Cupello è Gianluca Garofalo, coordinatore del gruppo fino alla candidatura a sindaco di Dario Leone. Secondo Garofalo, la candidatura è arrivata con regole condivise da tutte, anche da coloro che nelle ultime settimane hanno lasciato il gruppo di centrosinistra. Stamattina ad abbandonare Officina Cupello è stata la segretaria Pd Graziella Costantini, nelle settimane prima si erano registrati i saluti di Marco Antenucci e Michele D’Alberto.
«Credo che gli uomini e le donne di Officina Cupello mi avessero scelto per la mia indipendenza e per il mio rigore su alcuni temi etici e politici – scrive Garofalo – È stata una esperienza favolosa, ho assistito ad un elevato livello di discussioni, ho conosciuto uomini e donne di elevato livello umano e politico e per questo continuerò a dare tutto il mio supporto alla causa del cambiamento, della gestione oculata dei soldi pubblici, alla guerra ai conflitti di interesse, all’ingerenza della partitocrazia “deviata” nella gestione della comunità senza per questo essere coinvolto in alcuna competizione elettorale».
«Questi temi, in un modo o nell’altro, incidono sulla qualità della vita dei cittadini che si aspettano tutt’altro rispetto a quello che a Cupello stiamo vivendo. In questi giorni stiamo assistendo alla fuoriuscita di alcune persone da Officina Cupello, per quella che è la mia opinione e per quello che ho potuto registrare in questi mesi (ho l’abitudine di scrivermi tutto) non c’è stata alcuna divisione sui temi. Le divisioni, se vogliamo definirle tali, derivano dal personalismo inteso come persone fine a se stesse e per questo letali per la comunità stessa. La concezione personalistica priva la società politica di una finalità propria, che trascende il bene dei suoi membri, che sono le persone».
Quindi, non un uomo solo o una donna sola al comando, ma una squadra di uomini e di donne ben coesa nel determinare il benessere e nel salvaguardare la pace di una comunità – conclude Garofalo – Per la prima volta nella storia degli ultimi 20 anni di Cupello il candidato sindaco è stato scelto con una metodologia democratica accettata da tutti coloro che vi hanno partecipato (compresi i fuoriusciti) che ha determinato un candidato sindaco che dispone degli anticorpi necessari per contrastare la vera patologia della politica cupellese degli ultimi anni: il personalismo. Fintantochè Officina Cupello rimarrà fedele ai suoi valori, leale con i cittadini e devota agli obiettivi da perseguire allora i suoi tempi migliori dovranno ancora venire. Viva Cupello, Viva i cittadini di Cupello».