Ora la proroga di un anno, poi la soluzione definitiva. Con queste promesse la delegazione di amministratori comunali e provinciali e degli Ordini forensi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona è uscita da Palazzo Cenci. La trasferta romana per incontrare i parlamentari Rapani, Sigismondi e Testa è servita a portare a casa rassicurazioni sull’ulteriore spostamento della scadenza. Se non fosse stato così, il 31 dicembre i quattro palazzi di giustizia delle altrettante città non capoluogo avrebbero chiuso i battenti. Un anno di proroga, l’ennesima dal 2012, quando la scure della riforma della geografia giudiziaria si abbattè su una trentina di sedi giudiziarie italiane. Undici anni fa, a salvare i tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona fu un emendamento presentato da Giovanni Legnini: l’accorpamento era impossibile perché i palazzi di giustizia dei capoluoghi di provincia non erano adeguati ad accogliere uffici e personale dei tribunali che stavano per chiudere. Di proroga in proroga, ora si arriva alla fine del 2023. Con un’altra proroga.
Dodici mesi, però, passano in fretta. E la soluzione definitiva non potrà certo arrivare a dicembre del 2024. Verosimilmente, sarà il primo semestre dell’anno che sta arrivando a rivelare se in Parlamento c’è la volontà di non dimezzare il numero dei palazzi di giustizia sul territorio abruzzese. Per Vasto e Lanciano, da tempo sui tavoli romani sono finite due ipotesi: il cosiddetto tribunale diffuso, oppure la fusione assegnando ai due palazzi di giustizia funzioni diverse.
Massimo Verrecchia, capogruppo di FdI in Consiglio regionale, mostra ottimismo: «Il governo Meloni mantiene la barra dritta sulla volontà di intervenire concretamente sulla tematica della salvaguardia dei nostri tribunali sub provinciali e anche l’incontro a Roma è l’ennesima conferma. Conferma di serietà che all’Abruzzo arriva nitida da una classe politica, di Fratelli d’Italia e del centrodestra, che sulla legalità e sui fondamentali presidi di giustizia non mollerà la presa fino al raggiungimento dell’obiettivo. Un plauso ai nostri parlamentari Sigismondi, Testa e Liris per aver promosso anche l’incontro di oggi, dimostrando affidabilità politica e rappresentativa per la nostra regione».
