San Salvo, la maggioranza e le “spine interne”. Sotto accusa Manutenzione e Turismo

L’uso del fondo di riserva e dell’avanzo di bilancio principale argomento di discussione a San Salvo. La giunta ha deciso di usare tali fondi per la manutenzione di strade, verde pubblico e manutenzione generica. Oltre a provocare le critiche dei consiglieri del Partito Democratico Antonio Boschetti ed Emanuela Tascone [Leggi], il punto all’ordine del giorno ha registrato anche la presa di posizione di Alfonso Di Toro.

Alfonso Di toro

L’ex vicesindaco di Gabriele Marchese, eletto nella Lista Popolare di Eugenio Spadano con 286 preferenze, nello scorso mese di agosto ha creato insieme a Nicola Di Ninni (eletto invece in San Salvo Città Nuova, formazione storica di Tiziana Magnacca) il gruppo San Salvo Popolare e Liberale. Da quel momento i due consiglieri hanno iniziato a esprimere posizioni non sempre in linea con il resto della maggioranza, ad esempio nella recente polemica su un’eventuale uscita dall’Arap.
Non è un mistero, inoltre, la vicinanza dei due esponenti al (ri)candidato alle prossime Regionali Manuele Marcovecchio (in Forza Italia) [Leggi], segno che nella tornata elettorale del 10 marzo 2024 non tutta la maggioranza di centrodestra convergerà su Tiziana Magnacca. Ai due, si affianca saltuariamente anche l’ex vicesindaco Giancarlo Lippis che in passato ha bacchettato la propria maggioranza sulla lentezza dei cantieri.

Nicola Di Ninni, Alfonso Di Toro e Giancarlo Lippis

Assente Di Ninni, è toccato soprattutto a Di Toro far sentire nuovamente la “spina nel fianco”, prendendo di mira soprattutto i settori Manutenzione e Turismo, già sotto la lente durante l’estate. Premettendo il proprio voto a favore, l’esponente ha detto: «Chiudere un bilancio con un avanzo di oltre 1,2 milioni di euro è alquanto strano. È alquanto strano che un avanzo del genere venga usato alla fine dell’anno. I fondi esaminati sono stati destinati a opere di manutenzione, asfalti e cura del verde. Di conseguenza mi sorge spontanea una domanda, se non avevamo l’avanzo come facevamo a fare manutenzione? Forse in fase di redazione di bilancio 2023 è stata fatta una previsione superficiale e poco programmatica. Facciamo tesoro per il futuro bilancio di previsione».

Gli infopoint chiusi da anni in piazza Arafat

Per il consigliere con i fondi si sarebbero dovute finanziare altre opere come piazza Arafat, «Una porta di accesso a questa città. Ogni giorno vi transitano centinaia di studenti, lavoratori e turisti, un luogo che definirlo poco ospitale è il minimo. Seduti sul cordolo del marciapiede, di notte la piazza è poco illuminata, quasi al buio e senza servizi igienici. Abbiamo due box in legno perennemente chiusi da diversi anni ormai. A tutt’oggi usati per porsi una domanda: per quale motivo sono stati realizzati? Forse era il caso di usare parte dell’avanzo per creare accoglienza in quella piazza e fare promozione turistica?». «Si potevano dare alcune risposte ai balneatori del lungomare nord, penso alla messa in sicurezza della pista ciclabile di via Grasceta che per come è stata concepita e realizzata presenta grosse criticità ed è molto pericolosa», ha aggiunto.

Tra le dichiarazioni in conclusione di intervento Di Toro ha poi sottolineato: «Noi di San Salvo popolare e liberale non avendo rappresentanti in giunta e non avendo potere di scelta a riguardo raccomandiamo al potere esecutivo che è la giunta municipale di fare buon uso dei fondi». Una frase che conferma che la maggioranza non potrà non fare i conti con il gruppo (+1 a seconda dei casi) più critico di questo mandato.

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