Sei condanne al termine del processo Pony dealer, che prende il nome dall’operazione antidroga scattata nel Vastese nel 2018. Furono i militari della Compagnia di Vasto a condurre l’inchiesta con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Inizialmente gli indagati erano 10. Tre di loro hanno patteggiato la pena uscendo così dal processo principale. Numerosi i capi d’imputazione inerenti il possesso a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Oggi la sentenza di primo grado emessa dalla giudice monocratica del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi. La pubblica accusa era rappresentata in aula dalla pm Irma Fornarola, mentre gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Marisa Berarducci, Francesco Bitritto, Antonino Cerella, Danilo Leva, Alessandro Orlando e Antonio Valentini.
La posizione più delicata era quella di D.S., ritenuto responsabile dei reati ascritti in 96 capi d’imputazione su 154 che gli venivano contestati, con la conseguente condanna a 9 anni e 7 sette mesi di reclusione, 93mila euro di multa e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Le altre condanne: E.K. un anno e 2mila euro di multa (pena detentiva sostituita con una sanzione pecuniaria di 3mila 500 euro); C.B. un anno e due mesi di reclusione e 1500 euro di multa; T.C. un anno e un mese di reclusione e 1500 euro di multa; D.F. un anno e un mese di reclusione e 1600 euro di multa; U.B. 2 anni e 6 mesi di reclusione (ai domiciliari) e 2600 euro di multa. Assolto per non aver commesso il fatto A.S. «Il mio assistito – commenta l’avvocato Francesco Bitritto – è contento perché è stato riconosciuto completamente estraneo alla vicenda dopo tre anni di indagini e due di processo».