Confermati i 12 anni di reclusione per Pecorale, il 29enne che sparò al cuoco

Federico Pecorale dovrà scontare la pena a 12 anni di reclusione. Lo ha deciso la Corte d’Appello dell’Aquila che ha confermato la condanna di primo grado del giugno scorso. Il 29enne di Montesilvano, ma residente all’estero, l’11 aprile del 2022 sparò al 23enne Yelfr Guzman, cuoco di origine dominicana del ristorante Casa Rustì di piazza Salotto a Pescara, perché non soddisfatto dalla salatura degli arrosticini.

In primo grado, il 29enne è stato a condannato a 12 anni, oggi quindi la conferma. Il giovane cuoco è rimasto ferito in modo permanente dai colpi di pistola, è vivo grazie a tre delicati interventi e oggi era presente in aula su una sedia a rotelle. Pecorale era invece collegato in videoconferenza. Enrico Paolella, procuratore generale, nella richiesta di conferma della pena, ha sottolineato che «chiedere una riduzione sarebbe un’offesa per tutti noi. Non è una vendetta sociale ma una giusta pena minima per il delitto commesso».

Il 29enne dopo aver sparato ha raggiunto in taxi Gissi, paese del nonno, l’intenzione era poi di fuggire in Svizzera a Losanna. Determinante nell’arresto fu il ruolo di Vincenzo Femminilli, tassista di Vasto, ex finanziere, che, in contatto con le forze dell’ordine, si è fermato in un’area di servizio. Qui la sua testimonianza:

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