Regionali, ufficiale Argirò: «Mie candidature non sono contro qualcuno. Ambiguo? No resto coerente»

«Mi hanno convinto a tornare dopo quasi 10 anni». Nicola Argirò ufficializza la propria candidatura nel centrodestra alle Regionali del 10 marzo 2024. L’attuale consigliere di opposizione sarà nella lista della Lega in quota Azione Politica, movimento civico che nelle scorse settimane ha sottoscritto un accordo con il partito del Carroccio. La presentazione del nuovo impegno politico dell’imprenditore sansalvese è avvenuta alla presenza di Gianluca Zelli – coordinatore nazionale del movimento – e di Tonino Marcello che con la stessa formazione, nel 2019 sfiorò l’elezione.

Argirò, definitosi «innamorato» di Azione Politica grazie a Marcello, non trova ambiguità nella duplice veste di consigliere comunale di opposizione che in Regione (a partire dalla prossima campagna elettorale) lo vedrà schierato nella stessa coalizione in cui figurerà Tiziana Magnacca, principale esponente della maggioranza sansalvese, ed ex grande alleata. «Quello che a San Salvo viene chiamato impropriamente centrodestra non ha nessun simbolo politico – risponde a precisa domanda citando le liste civiche della coalizione di Emanuela De Nicolis – Loro dicono di essere di centrodestra, ma non hanno nessun simbolo. L’incoerenza da parte mia ci sarebbe se, passata la campagna elettorale, passassi nel mio comune in maggioranza, allora sarei scorretto. La mia presenza in consiglio comunale, dove sono il capogruppo di Azione Politica, resterà dove hanno deciso i cittadini».

Argirò, Zelli e Marcello

E a proposito della Regione, Argirò – consigliere e presidente di commissione durante il mandato di Gianni Chiodi, 2008-2014 – così parla dell’operato di Marco Marsilio & Co.: «Non lo giudico eccellente, dire che è tutto sbagliato sarebbe sfascista e non mi appartiene, la nostra presenza vuole migliorare le cose. Per quanto riguarda l’attenzione verso San Salvo, posso dire che non mi sembra che sia stato particolarmente alta da parte dalla Regione, anzi, progetti importanti sono stati dirottati su altre città. Ecco perché è fondamentale avere dei rappresentanti locali. Lo spirito è di migliorare quella che è stata la precedente legislatura che non mi fa fare i salti di gioia».

E sul rapporto con Magnacca, che sarà nella lista di Fratelli d’Italia? «Io non mischio mai politica e rapporti personali. Voglio precisare chiaramente che le mie candidature al Comune o oggi non sono contro qualcuno, né contro di lei, né dei rappresentanti degli altri partiti del territorio. Con l’ex sindaco ci sono stati percorsi che ci hanno allontanato, ma a livello personale rispetto e saluto non mancano».

La candidatura di Argirò è stata definita in continuità con quella di Marcello del 2019 che «oggi ha fatto un passo indietro per impegni lavorativi». Inevitabile ricordare quanto accaduto nella precedente tornata elettorale per la Regione. L’ex assessore sansalvese venne definito dai vertici del Comune «il miglior candidato possibile del centrodestra locale», ma a poche settimane dal voto si ritrovò un’altra candidatura dalla stessa giunta, quella di Maria Travaglini in Forza Italia «che drenò 500 voti fondamentali».
Zelli cita l’episodio: «Sarebbe importante ricordare che se San Salvo per cinque anni non ha avuto un consigliere regionale è per l’incoerenza di qualcun’altro. Negli ultimissimi giorni ci siamo ritrovati con una posizione diversa di qualcuno che ha portato questa città a non avere rappresentanti in Regione solo per una questione personale».

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