Da questa mattina la sala operativa della sede del gruppo comunale di Protezione civile è intitolata a Luciano Lapenna, sindaco di Vasto dal 2006 al 2016 mentre la strada di collegamento tra via dei Conti Ricci e la circonvallazione Istoniense si chiama “via della Protezione civile”. La cerimonia in ricordo dell’indimenticato sindaco scomparso due anni fa, si è tenuta alla presenza della moglie Bianca Campli, dei familiari e degli amici oltre al primo cittadino Francesco Menna e ad altri rappresentanti del Comune, a Mauro Casinghini, direttore dell’Agenzia di protezione Civile Regione Abruzzo , al commissario di Polizia Lucia Vittoria D’Agostino e al comandante della polizia locale Giuseppe Del Moro, volontari, studenti e cittadini.
Dopo lo scoprimento del cartello stradale con la denominazione della nuova via è stata scoperta la targa all’ingresso della sede della protezione civile, e don Nicola Fioriti parroco della Chiesa di San Marco Evangelista ha benedetto la struttura.
«Il gruppo di volontari di Vasto – ha detto Menna – guidato da Eustachio Frangione, è organizzato ed efficiente, mette in campo le sue molteplici competenze tecniche e la sua insostituibile conoscenza del territorio, in un continuo processo di crescita e di specializzazione. Sulle divise dei volontari sono riportati i colori bianco, rosso e verde della bandiera italiana, a sottolineare come la protezione civile sia per noi un fatto di responsabilità istituzionale, un impegno, assunto dalla Repubblica italiana nei confronti di tutti i suoi cittadini, costruito con la forza, che viene dalla partecipazione responsabile dell’intero Paese. Abbiamo lavorato costantemente per migliorare l’efficienza e la rapidità di intervento. La squadra comunale ha voluto intitolare questa sede a Luciano Lapenna, il sindaco che nel 2007 chiese ai volontari di costituire un gruppo di supporto al Comune di Vasto. Condivido la scelta di questa dedica perché i valori portati avanti dalla Protezione civile incarnano i tratti più significativi del carattere di Luciano Lapenna, ovvero l’attenzione alla solidarietà e una grande tenacia, soprattutto nei momenti più difficili. Luciano ha sempre dimostrato grande attaccamento alla collettività. Profondo è stato il suo impegno per la città e con Eustachio Frangione e tutti i volontari aveva un legame stretto, non solo istituzionale e operativo, ma soprattutto umano perché fondato sulla stima e sull’affetto reciproco».
«Via della Protezione civile – ha detto il direttore Casinghini – congiunge solidarietà a sicurezza. Voi siete il futuro della Protezione Civile – E rivolgendosi agli studenti presenti ha aggiunto – Ci dovete dare una mano. Noi abbiamo bisogno di sentirci tutti protezione civile».