Prima o poi la bomba doveva esplodere. Dopo la retrocessione della passata stagione e i rinnovati proclami estivi per il Lanciano Calcio 1920 i problemoni sono di nuovo tornati a galla.
In campo, i rossoneri, sono caduti nel big match di Rapino cestinando la possibilità di volare al primo posto ma, già da settimane, i giocatori, visti i mancati rimborsi (non per tutti), erano pronti a fermarsi. C’è stato un patto tra gruppo squadra e staff tecnico, andare avanti cercando di vincere sempre ma dopo la sconfitta di domenica la situazione è stata portata a galla.
Il gruppo già nelle settimane scorse aveva perso alcuni giocatori andati via, lunedì sono arrivate le dimissioni dell’ormai ex ds Di Crescenzo e, ieri, capitan Maragliotti e compagni, hanno deciso di fermarsi restando negli spogliatoi senza scendere in campo. Decisione che era già stata presa martedì ma dopo un colloquio con mister Carlucci i giocatori avevano deciso di scendere in campo ma dopo i mancati pagamenti di ieri il gruppo si è fermato.
In campo alcuni elementi stanno spingendo forte, basti pensare al vastese Matteo Conti, rientrato dall’infortunio, rilanciato di nuovo da Carlucci, e da centrocampista, già autore di 6 gol. Su di lui c’è già la fila di compagini di Eccellenza pronte ad abbracciarlo, lo stesso vale anche per altri elementi fin qui autori di ottime prestazioni.
Grande crisi in terra abruzzese ma dall’America, il patron Max Pincione, continua a predicare calma e tranquillità attraverso messaggi e videochiamate. Situazione grottesca, si parla anche di un nuovo direttore sportivo (potrebbe essere un ritorno) ma al momento i rimborsi tanto attesi non si vedono, e di questo passo, il Lanciano Calcio 1920 rischia di chiudere la stagione già a fine novembre.