FdI: «Menna aggira le leggi. In Consiglio si votano atti illegittimi, ma non importa a nessuno»

Finirà sui tavoli del prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, e della sezione regionale della Corte dei conti la delibera sulla voragine lungo la circonvallazione Istoniense di Vasto. Due cedimenti, il primo il 31 maggio, il secondo a giugno, che ancora non trovano soluzione. L’ennesimo ricorso agli organi di controllo è del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, perché la delibera di Giunta è stata sottoposta fuori tempo massimo alla necessaria approvazione del Consiglio comunale. «Questa è Vasto, una città dove persino in Consiglio Comunale si aggirano leggi e procedure. Si votano delibere scadute. Si votano atti illegittimi. A nessuno importa. Il sindaco ordina. La maggioranza approva», scrivono in un comunicato i consiglieri comunali Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo

Da sinistra Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (FdI)

«Ennesima figura infausta quella registrata ieri in aula del Consiglio per la maggioranza di Francesco Menna. Il sindaco e la Giunta si sono dimenticati per tre mesi e passa di sottoporre al Consiglio comunale una delibera di Giunta che riguardava la voragine che si è aperta, molti mesi fa, sulla circonvallazione Istoniense. La delibera di Giunta, approvata il 3 agosto scorso, doveva essere portata in Consiglio comunale entro il 3 ottobre a pena di decadenza, ma il sindaco, assessore alle finanze, se ne è dimenticato, evidentemente mal consigliato anche dal dirigente del settore finanziario Vincenzo Toma e dal nuovo segretario comunale.

Poi di colpo la delibera del 3 agosto, da riconvertire in Consiglio, è “saltata fuori” dal caos amministrativo, ovviamente 33 giorni dopo la scadenza prevista dal Testo unico degli enti locali, articolo 175, comma 4. Ma quando gli esponenti della minoranza hanno fatto notare la circostanza, la maggioranza e il sindaco sono entrati nel caos, con protervia e arroganza Menna ha stabilito che i termini di legge si potevano aggirare (“e sennò fateci ricorso”). Il segretario De Falco, che pure aveva fatto notare la scadenza legale, trascinato nel baillame politico, ha testualmente detto che il Consiglio è sovrano, e può fare tutto quello che vuole, “in modo legittimo o illegittimo”», affermano i tre esponenti del partito di Giorgia Meloni.

«Se si perde, come è avvenuto ieri, il controllo del gioco democratico, se si vota in spregio alle regole, non resta altro che segnalare tutto alle autorità competenti, anche questa incredibile delibera dimenticata e poi scaduta. Scriveremo pertanto – concludono Suriani, Prospero e Giangiacomo – al prefetto e alla Corte dei Conti per segnalare l’abisso morale e amministrativo in cui è sprofondato il nostro Comune, durante questo secondo mandato di Menna».

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