Anche le strade di Domenico Pettinari si allontanano dal Movimento 5 Stelle. Lo storico rappresentante pentastellato in consiglio regionale ha annunciato stamattina in conferenza stampa la propria candidatura a sindaco di Pescara alle Amministrative della primavera 2024, decisione in contrasto con il limite dei due mandati del partito fondato da Beppe Grillo. L’attuale consigliere regionale sarà appoggiato da liste civiche.
Nel corso della conferenza stampa Pettinari ha anche aggiunto di aver rifiutato la candidatura a sindaco propostagli da M5S e Pd.
L’annuncio di Pettinari, arrivato dopo circa nove anni e mezzo di mandato in Regione, ha provocato la dura reazione del collega in Regione, Francesco Taglieri: «Apprendiamo dell’allontanamento del consigliere regionale Domenico Pettinari dal Movimento 5 Stelle. Una presa di distanza radicale che arriva, come è accaduto per altri portavoce, allo scadere del secondo mandato. Una storia triste che si ripete. Una storia che, seppur raccontata con parole diverse a seconda di chi la narra, si conclude sempre allo stesso modo: in altri partiti o ricoprendo ruoli che all’interno del Movimento 5 Stelle non posso essere più rivestiti. Purtroppo per chi ha velleità di carriera politica il Movimento 5 stelle non è il posto giusto, le regole sono ben chiare e chi ha già svolto due mandati in consiglio regionale non può ricandidarsi né in consiglio regionale, né alla carica di sindaco, ma può correre solo come consigliere comunale in una lista M5S. Sono regole chiare, che tutti abbiamo accettato e sottoscritto. Rimane ovviamente la libertà personale. Chi ha professato per anni valore etico, morale e soprattutto rispetto per i cittadini già da domani dovrebbe consegnare le sue dimissioni dai ruoli ricoperti all’interno del M5S e da quelli che sono stati conferiti dagli abruzzesi con il simbolo del Movimento. Se così non dovesse essere, prenderemo atto che la conclusione della storia all’interno del Movimento 5 Stelle per il consigliere Pettinari non è diversa da quella dei suoi predecessori Cipolletti e Marcozzi»,