Da qualche giorno fa discutere l’aggiornamento della campagna contro l’assenteismo all’interno dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa. All’inizio del mese di ottobre erano comparsi i monitor con i messaggi contro le assenze dalla fabbrica, ora quei messaggi hanno come sfondo le olive: chiaro riferimento all’attuale periodo di raccolta e allusione a eventuali assenze strategiche per affrontare i lavori nei campi (richiamando all’immaginario la figura del metalmezzadro).
La “creatività” di Stellantis non è passata inosservata agli occhi della Fiom che già era intervenuta dopo i messaggi di inizio mese: «L’inserimento di olive dietro la scritta “La vera campagna è quella contro l’assenteismo”, per noi della Fiom è motivo di preoccupazione poiché sembra rappresentare un’azienda priva di argomenti validi da comunicare. L’immagine delle olive sullo sfondo con il gioco di parole sul termine “campagna” è un affronto, una lesione della dignità dei lavoratori».
«Vedendo questa immagine – contesta il sindacato – sorgono due riflessioni. Se i lavoratori che raccolgono le olive lo fanno in malattia, in legge 104/92 o durante il periodo di congedo parentale, cosa di cui dubitiamo, vuol dire che l’azienda non applica controlli rigorosi, pertanto l’azienda è colpevole. Se, d’altra parte, dovesse risultare che i permessi siano concessi in cambio di ore straordinarie durante i weekend, questo suggerisce una mancanza di controllo da parte delle risorse umane sui responsabili di reparto, pertanto l’azienda è colpevole. In entrambi i casi, l’ipotetico assenteismo, tanto temuto dall’azienda, diventa una responsabilità diretta dell’azienda, con l’ulteriore aggravante di costi crescenti nel secondo caso».
«I tabelloni con le olive costituiscono uno sgarbo per tutti i Lavoratori e ledono la loro dignità – conclude la Fiom – Difenderemo sempre la dignità dei lavoratori e cercheremo di assicurare che l’azienda affronti le questioni importanti relative al futuro dello stabilimento, anziché concentrarsi su argomenti effimeri. L’azienda sembra privilegiare la superficialità invece di affrontare le vere sfide che influenzano il futuro dell’azienda, utilizzando l’assenteismo come strumento di distrazione di massa, il tutto in un clima di silenzio da parte delle altre organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl che hanno partecipato alle riunioni sull’assenteismo».