Mezzo secolo dopo, quel documento fa ancora discutere. Secondo alcuni fu un progetto visionario, per altri futuristico, per altri ancora irrealistico. Era il 1974, quando il grande architetto giapponese Kisho Kurokawa lavorava a un’idea di sviluppo: fondere Vasto e San Salvo. Se quel piano, ultimato a marzo del 1975, fosse stato attuato, oggi sarebbero un’unica città: la più grande della provincia di Chieti e la terza d’Abruzzo dopo Pescara e L’Aquila.
Al Piano regolatore intercomunale lavorò una commissione di 16 esperti, quasi tutti nipponici, coordinata dal professor Kurokawa, progettista di fama internazionale, fondatore del movimento architettonico metabolista e ideatore di iconiche strutture come il Centro nazionale d’arte di Tokyo, l’ala espositiva del Van Gogh Museum di Amsterdam e l’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur.
Era molto attento anche alla tutela del paesaggio: suggerì di lasciare una lunga fascia di spiaggia libera a sud di Vasto Marina e fino a San Salvo Marina. Intuì che, con il necessario arretramento della ferrovia attraverso la costruzione di una galleria nel sottosuolo di Vasto (aperta poi nel 2004), il tracciato ferroviario dismesso si sarebbe potuto riconvertire in una strada litoranea pedonale: insomma, con trent’anni d’anticipo, ideò di fatto la futura Via Verde della Costa dei Trabocchi, che sarebbe entrata nell’agenda politica solo nel 2005, anno in cui fu smantellato il binario che si snodava a due passi dal mare. «Tutta la fascia costiera – spiegava nella relazione – è stata destinata esclusivamente ad attrezzature alberghiere, a verde e ad altri servizi sociali».
Più in generale, Kurokawa scriveva col tono della certezza, convinto che quel piano avrebbe dato un volto nuovo al territorio. Invece non fu mai attuato. Prevalsero i campanilismi. E così lo sviluppo, nel corso di cinque decenni, è stato tutt’altro che armonico. Ma, a distanza di decenni, almeno una di quelle intuizioni sta trovando faticosamente attuazione nell’accidentato percorso di ultimazione della Via Verde della Costa dei Trabocchi.
Ecco cos’è il Piano Kurokawa e cosa prevede (articolo e video):