Non c’è nessuna novità sulla richiesta di ulteriori sei mesi di proroga della cassa integrazione per tutelare i livelli occupazionali alla Denso di San Salvo e la circostanza preoccupa non poco la Fiom Cgil. Lunedì scorso dall’incontro con il ministero del Lavoro è emersa la possibilità di accedere – fatto non scontato – alla proroga della cassa integrazione straordinaria per crisi, ma come avevano sottolineato i sindacati bisogna far presto.
L’ammortizzatore in uso attualmente scadrà il prossimo 31 ottobre e il tempo per procedere alla richiesta si assottiglia. I sindacati uniti chiedono di usufruire della proroga invece di ricorrere alla cassa integrazione per transizione sulla quale ci sono dubbi e incertezze.
La Fiom in particolare torna sull’argomento: «La possibilità di proroga della cassa della Cigs è di vitale importanza per garantire la sicurezza occupazionale dei lavoratori in un momento di difficoltà sul mercato e di mancata realizzazione dei piani industriali. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il tempo è un fattore critico in questa situazione. Se l’azienda ritarda l’attivazione della procedura per la proroga, sussiste il rischio di dover ricorrere alla Cassa Integrazione per Transizione Occupazionale (Cigto), con tutte le incertezze e le preoccupazioni a essa associate, soprattutto considerando che il Ministero ha confermato le legittime preoccupazioni della Fiom in merito a questo strumento. Emerge l’imperativo affinché l’azienda agisca con celerità per garantire la proroga della cassa integrazione, al fine di assicurare la stabilità dei lavoratori».
«Se l’azienda sta perdendo tempo vuol dire che ha un’altra strategia che noi come Fiom non condividiamo, in quanto il nostro obiettivo primario rimane quello di offrire prospettive ai lavoratori e garantire l’attuazione degli investimenti concordati per assicurare il loro futuro. La tempestività nell’azione è dunque essenziale al fine di evitare il ricorso alla Cigto e per garantire tutti i lavoratori», conclude la Fiom.