Usufruiva del suo ruolo di amministratore di sostegno per sottrarre denaro a una donna orfana affetta dalla sindrome di Down. A scoprire l’incresciosa situazione sono state le fiamme gialle di Lanciano che hanno sequestrato beni per oltre 27mila euro all’amministratore.
Le indagini svolte su delega della Procura della Repubblica hanno permesso di accertare che l’incaricato della gestione delle risorse economiche della donna con invalidità permanente al 100%, ha reiteratamente distratto somme di denaro. Sui conti correnti della donna confluivano, oltre ai lasciti dei genitori defunti, anche la pensione di invalidità, l’indennità di accompagnamento e la pensione di reversibilità del padre. Sono state rilevate spese non autorizzate (tramite bonifici, assegni bancari e utilizzo di carte bancomat) dal giudice tutelare o comunque estranee agli interessi dell’amministrato per l’importo complessivo di euro 27.575 euro.
I finanzieri di Lanciano hanno raccolto anche le dichiarazioni dei titolari degli esercizi commerciali (negozi di abbigliamento, palestre, ristoranti ecc.) nei quali sono state effettuate le spese; questi hanno confermato come il percettore dei beni/servizi ceduti fosse l’amministratore di sostegno e in alcuni casi anche i suoi figli.
Su richiesta del procuratore capo, Mirvana Di Serio, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro preventivo di tutte le disponibilità finanziarie dell’amministratore per la stessa somma di 27.575,00 (beni mobili ed immobili, titoli di credito, giacenze di conto corrente).